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MotoGP, Analisi Qualifiche Losail 2019: Yamaha paradiso e inferno, la Ducati c’è! Marc Marquez furbo

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Le prime qualifiche del GP di Losail (Qatar) del Mondiale 2019 di MotoGP sono andate in archivio e gli spunti sono diversi, come è anche normale trattandosi di “primo giorno di scuola”. In condizioni piuttosto insolite, con temperature basse ed un vento fastidioso, il “Top Gun” del Motomondiale è tornato a porre il proprio sigillo.

Ci si riferisce a Maverick Vinales che, in sella alla Yamaha, ha saputo interpretare alla perfezione i minuti del time-attack, sicuro del fatto suo e con una grande confidenza con la moto. La M1 tra le mani dell’iberico era simile ad un caccia che divora l’asfalto, lasciando la scia. Il centauro nativo di Figueres ha impressionato per la facilità con cui ha stampato il suo crono, demolendo le certezze di tutti che avevano puntato le proprie fiches sulle Ducati o su Marc Marquez. Niente di tutto questo, oggi è Maverick a festeggiare ma è una giornata da “Paradiso e Inferno” per la Casa di Iwata.

Valentino Rossi infatti partirà 14°. Un weekend che, fatto salvo il primo turno di libere, è stato una specie di incubo per il “Dottore“. Un anteriore che non vuol saperne di essere stabile e una lettura delle Michelin paragonabile ad un enigma. Se Vinales sembra volare con la Yamaha, il nostro portacolori pare annaspare, lento e mai in confidenza, specie in quel t-4. Sarà necessario il solito coniglio dal cilindro la domenica per provare a cambiare una situazione davvero complicata, anche nel confronto con le altre Yamaha in pista: l’eccellente rookie Fabio Quartararo (5°) e Franco Morbibelli (8°) sulle M1 del Team Petronas SRT sono state particolarmente veloci.

Tornando alle Rosse anche qui l’umore tra i due piloti è antitetico ma per motivazioni diverse. Andrea Dovizioso era giunto in Qatar con tanti dubbi. I test dal 23 al 25 febbraio erano stati fonte di dubbio per il “Dovi” che non si era trovato bene con la messa a punto e non era riuscito ad essere veloce. Nel weekend iridato il forlivese e il proprio team sono riusciti a ritrovare la quadra e la GP19 ha regalato loro una prima fila importante e una fiducia nel passo gara notevole. Anche per Danilo Petrucci la situazione non è così diversa, visto il miglior tempo nelle PL4. Tuttavia il pilota umbro non è andato oltre il settimo posto anche perché disturbato da un Marquez insolitamente “affettuoso” nei confronti della ruota posteriore della Ducati.

In buona sostanza il campione del mondo, con temperature così basse, non era al 100% con la Honda e ha scelto strategicamente di battezzare la D16 e sfruttare la scia in rettilineo. Risultato: terzo posto e danni limitati. Certo, questo comportamento al box di Borgo Panigale così tanto non è piaciuto ma del resto anche questo fa parte del gioco e, se vogliamo, è una lode al lavoro svolto dai tecnici italiani da un certo punto di vista. Di sicuro, una versione scaltra di Marc quella della serata araba.

Non altrettanto fortunato invece Jorge Lorenzo che quest’oggi ha collezionato due cadute, nelle PL4 e nelle Q1, che sono valse un 15° posto e un colpo mica da ridere alla schiena. Lui, già gravato dalla frattura allo scafoide del polso sinistro, avrebbe fatto volentieri a meno. Si prospetta una gara di sofferenza, quindi, per il campione maiorchino.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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