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MotoGP, GP Argentina 2019: Marc Marquez il favorito per la pole position, Andrea Dovizioso e Valentino Rossi lanciano il guanto di sfida

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È il giorno delle qualifiche sul tracciato di Termas de Rio Hondo (Argentina), secondo round del Mondiale 2019 di MotoGP. Sull’asfalto sudamericano i centauri della classe regina sono pronti per affrontarsi, giocarsi la piazzola numero uno ed avere una posizione privilegiata in vista della gara.

Per quello che si è visto, il favorito numero uno per far suo il time-attack è Marc Marquez. Nonostante l’ottavo posto delle prove libere 2, il campione del mondo in carica ha fatto vedere una costanza di rendimento incredibile sul passo gara, concentrandosi esclusivamente su questo aspetto e non cercando la prestazione al contrario dei suoi avversari. Su un asfalto che non offre tanto grip alle moto, il “93” sa esaltarsi e le quattro pole ottenute nelle cinque edizioni di questo GP la dicono lunga sulla confidenza che l’iberico ha con il lay-out. In caso di p.1, Marc otterrebbe la pole n.81 in carriera, la n.53 nella massima cilindrata. Parliamo di numeri roboanti.

Proveranno a guastare Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Il forlivese, mai troppo a proprio agio su questo tracciato, sembra aver iniziato la sua avventura argentina con il piglio giusto: il miglior crono della seconda sessione di libere lo testimonia. Il lavoro del team di Borgo Panigale ha dato i suoi frutti e su una pista di percorrenza pura la GP19 si è dimostrata più maneggevole di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia. Il target del “Dovi” è la top-3 per essere in lizza per il podio e cercare di restare in scia all’asso della Honda. “Ho percepito che avevamo una buona base sulla Rossa e siamo riusciti a provare diverse cose. Sono molto contento di questo riscontro perché era fondamentale cominciare con il piede giusto. Abbiamo effettuato un ottimo lavoro e mi conforta la facilità con cui siamo cresciuti step by step. Tuttavia, il livello è molto alto e quanto abbiamo fatto non basta per il podio ma partire in questo modo mi ha stupito favorevolmente. Sono convinto, poi, che abbiamo ancora del margine“, le dichiarazioni del centauro nostrano (fonte: SkySport).

Può essere confortato dai suoi riscontri anche il “Dottore”. La concorrenza è decisamente qualitativa ma il nove volte iridato con il suo sesto tempo nelle PL2 ha avuto sensazioni buone dalla Yamaha. Al contrario di quello che era accaduto in precedenza, c’è una buona costanza di rendimento e soprattutto il degrado sulla gomma posteriore è risultato minore rispetto ad altri appuntamenti. I tecnici giapponesi stanno lavorando molto su questo aspetto e Valentino, su un tracciato che nelle ultime 4 edizioni gli ha regalato 1 vittoria e 2 secondi posti, è convinto di essere lì con i migliori. L’equilibrio regna sovrano ed anche tra le “seconde linee” c’è un certo fermento. Vengono in mente i nomi del britannico Cal Cruchlow (Honda) e dello spagnolo Alex Rins (Suzuki). Ovviamente, un occhio di riguardo lo meriterà anche il team-mate di Rossi Maverick Vinales che su questa pista vinse nel 2017 e sa come interpretare i tanti cambi di direzione che il circuito argentino prevede.

Giusto concludere su Jorge Lorenzo. Il maiorchino è ancora lontano: il 21° posto delle prove libere 2 ha il sapore della condanna. Tuttavia, Jorge non è tipo da arrendersi facilmente ed anche se il cronometro non gli è favorevole, tenendo conto anche delle sue precarie condizioni fisiche, cercherà di risalire la china con la propria RC213V.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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