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MotoGP, GP Qatar 2019: Marc Marquez e la Honda fanno paura per le qualifiche. Andrea Dovizioso e Valentino Rossi devono recuperare

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Non c’è trucco, non c’è inganno: la Honda e Marc Marquez vanno forte e per gli avversari c’è da preoccuparsi. Da questo concetto si parte per presentare le qualifiche del primo GP del Mondiale 2019 di MotoGP. Sul tracciato di Losail (Qatar), il sei volte campione del mondo ha fatto vedere di aver superato definitivamente i suoi problemi fisici e guida da Dio la RC213V. La moto nipponica, tra le mani del “93”, vola letteralmente lungo il circuito nel deserto e l’1’53″380 delle PL2 rappresenta qualcosa di più che un bel tempo. Il nuovo record della pista firmato da Marquez (il primato precedente era l’1’53″680 del francese Johann Zarco) è impressionante per la facilità con la quale lo ha ottenuto. La Honda, molto precisa sull’avantreno, ha permesso all’iberico di seguire linee neanche contemplabili dagli altri, facendo la differenza soprattutto negli ultimi due settori della pista. E così gli inseguitori si ritrovano a notevole distanza e ci si chiede se e come sarà possibile arginare la “furia” del fuoriclasse nativo di Cervera.

Ci proveranno Maverick Vinales e le Ducati. Il “Top Gun” del Motomondiale è stato il primo degli “umani”, abbattendo anch’egli il muro dell’1’54” (1’53″854) e mettendo in mostra una buona costanza di rendimento. La Yamaha è veloce con lui in sella ma manca ancora qualcosa in termini di accelerazione. Il vero problema della M1, a quanto pare, è l’eccessivo degrado della gomma posteriore e questo problema potrebbe acuirsi in gara. Per quanto concerne le Rosse, il migliore è stato l’australiano Jack Miller (terzo) sulla GP19 del Team Pramac (1’53″908) ma appare chiaro che gli occhi erano tutti puntati su Danilo Petrucci (quarto) e Andrea Dovizioso (sesto) nelle libere. I 6 ed 8 decimi di distacco da Marquez sono tanti, specie su una pista che sulla carta dovrebbe essere favorevole alla moto di Borgo Panigale. Forse entrambi i centauri nostrani non hanno mostrato tutto il loro potenziale ma replicare il tempo dello spagnolo sembra essere complicato anche per loro. Pertanto, servirà qualcosa di speciale per cambiare le carte in tavola.

Lo sarà a maggior ragione per Valentino Rossi. Una prima giornata molto “strana” per il “Dottore”: eccellente nelle PL1 (1°) e deludente nelle PL2 (17°). Il campione di Tavullia è stato l’unico pilota a non migliorare il proprio riscontro delle libere 1 e questo attesta le sue difficoltà. Il set-up della Yamaha non gli dà sicurezza e il distacco di 1″668 dal vertice è mortificante. Ecco che, per essere parte della Q2, Valentino dovrà inventarsi qualcosa visto che le previsioni meteorologiche (tanto vento e pista sporca) non gli sorridono. Per il “46” quindi, quello che sembrava essere un weekend molto positivo si è trasformato in una specie di calvario. In misura inferiore, si può parlare in questi termini anche di Jorge Lorenzo. Il maiorchino, nella top-3 delle PL1, è decaduto in undicesima posizione a 1″048 dal compagno di team. Sicuramente le sue condizioni non sono ideali (frattura al polso sinistro) ma un distacco così grande dipende anche da altro. Servirà risalire la corrente anche nel suo caso.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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