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MotoGP, Mondiale 2019: il nuovo regolamento e l’introduzione del penalty-lap. Q1 e Q2 anche in Moto3 e Moto2

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Il conto alla rovescia sta per terminare e il 10 marzo si comincerà a Losail (Qatar). Il Motomondiale, dunque, tornerà presto su questi schermi e le novità relativamente a regole e normative non sono poche. Nel corso dell’inverno, infatti, la Grand Prix Commission ha approvato alcuni cambiamenti significativi che vale la pena specificare con precisione:

POSIZIONAMENTO NELLA CLASSIFICA FINALE

La prima norma riguarda il passaggio dei piloti sul traguardo. Nel caso in cui, a causa di un incidente o di una caduta, il centauro e la propria moto dovessero giungere all’arrivo separati, si fermerà il tempo nel momento in cui l’ultimo dei due toccherà la finish line.

ACCENSIONE MOTORE

Da quest’anno, non sarà più possibile accendere il motore di una moto all’interno del box. D’ora in avanti ciò dovrà essere effettuato esclusivamente in pit-lane.

REGOLAMENTO TECNICO

In Moto2, con il passaggio dai motori Honda a Triumph, vi sono alcuni cambiamenti anche sugli pneumatici: in MotoGP vi saranno 13 treni da bagnato mentre in Moto2 e in Moto3 il fornitore ufficiale dovrà mettere a disposizione dei team un minimo di quattro set di queste mescole per ogni pilota.

Q1 E Q2 IN MOTO2 E IN MOTO3

I quattordici piloti più veloci della classifica combinata delle tre sessioni di prove libere, quindi PL1, PL2 e PL3,  si guadagneranno l’accesso alla Q2, mentre il resto si giocherà le proprie carte in Q1. In quest’ultimo caso i quattro piloti migliori accederanno all’altro stint delle qualifiche. Pertanto saranno in totale diciotto a contendersi la pole position. La durata delle tre sessioni di libere sarà di 40 minuti ciascuna. I due turni di qualifiche (Q1 e Q2), invece, saranno di 15 minuti ciascuno.

LA LONG LAP PENALTY

L’ultima novità in ordine di tempo prevede un tratto della pista (sfruttando le vie di fuga in asfalto) da percorrere dai centauri che si renderanno protagonisti di comportamenti scorretti. Ci si riferisce in particolare ai tagli di pista. In ogni circuito sarà evidenziato quale sarà l’area che il pilota dovrà affrontare entro e non oltre tre giri dalla comunicazione, altrimenti verranno aggiunti secondi al tempo finale.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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