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MotoGP, Mondiale 2019: la difficile e affascinante sfida di Andrea Iannone con l’Aprilia

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Dopo una pausa di quasi quattro mesi è giunto il momento di tornare in pista per l’inizio del Motomondiale 2019, che prenderà il via domenica 10 marzo a Losail con il Gran Premio del Qatar. L’Italia si presenta ai nastri di partenza del Campionato MotoGP con sei piloti (mai così numerosi dal 2005), tra cui Andrea Iannone, all’inizio di una nuova difficile ed affascinante avventura in Aprilia. Il nativo di Vasto, reduce da due stagioni negative in Suzuki (che ha deciso di puntare sul rookie Joan Mir al suo posto), prova a rilanciarsi dopo un periodo molto complesso dal punto di vista dei risultati in pista con il terzo team ufficiale della carriera nella classe regina.

Dopo le esperienze in Ducati e Suzuki, Iannone è ormai all’ultima chiamata per cominciare una risalita verso le posizioni di vertice di questa categoria anche se non sarà semplice mettersi in mostra con una squadra che ha raccolto un sesto posto come miglior piazzamento in gara da quando ha fatto il suo ritorno nel Mondiale del 2015. L’abruzzese classe 1989 non può più permettersi passi falsi ed ha cominciato la sua nuova avventura in Aprilia con un discreto rendimento nei test invernali, chiusi in crescendo nelle ultime tre giornate a Losail. Iannone ha trovato un buon feeling con la RS-GP 19 dopo un esordio molto complicato a Valencia, riuscendo a migliorare in frenata e nell’entrata in curva anche con pneumatici usati.

Tuttavia un solo inverno non può bastare per colmare l’ampio gap che divideva Aprilia dagli altri team ufficiali, infatti le difficoltà legate all’elettronica e alla velocità di percorrenza in curva non sono ancora state risolte completamente in questo primo spezzone di 2019. Ducati, Honda, Yamaha e Suzuki sono oggettivamente irraggiungibili al momento dal punto di vista della performance pura, anche se il distacco sembra essere diminuito sostanzialmente grazie ad un bel lavoro degli ingegneri coadiuvato dai numerosi chilometri accumulati nei test dai due piloti titolari Iannone ed A. Espargaro, oltre alla fondamentale terza guida britannica Bradley Smith (pronto a subentrare in futuro al posto di una delle prime guide). L’obiettivo principale del nostro portacolori sarà quello di dimostrarsi costantemente più veloce del compagno di box Espargaro, cercando di commettere meno errori rispetto al passato per fare il definitivo salto di qualità dal punto di vista mentale.

 

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Foto: SpazGenev / Shutterstock.com

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