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MotoGP, Mondiale 2019: la griglia di partenza e il borsino dei favoriti. Marquez davanti a tutti, Dovizioso subito dietro. Yamaha in terza fila?

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Il Mondiale MotoGP 2019 è pronto ad aprire il sipario. Il Gran Premio del Qatar sta ufficialmente per incominciare e, non ultimo, darà il via ai 19 appuntamenti di una stagione che si annuncia quanto mai interessante, emozionante e pronta a regalarci il solito grande spettacolo. Dopo le due tornate di test tra Sepang e Losail, è stato possibile fare un primo, parzialissimo, bilancio di quanto visto e, soprattutto, una previsione di quello che vedremo da oggi fino a Valencia a metà novembre. Una sorta di gioco, provare a posizionare i protagonisti della classe regina in una griglia di partenza virtuale, per incasellarli nel modo migliore in base ai rapporti di forza.

In prima fila, ed in pole position, ovviamente, il campione del mondo in carica (da ormai tre anni di fila) Marc Marquez. Lo spagnolo è pronto a ripetersi per l’ennesima volta, nonostante diverse variabili. In primo luogo parliamo del lungo recupero dopo l’operazione alla spalla sinistra che, almeno nella prima parte dell’annata, non gli permetterà di correre al 100% delle sue possibilità, quindi un nuovo compagno di scuderia decisamente scomodo come Jorge Lorenzo. Nei test invernali il Cabroncito si è nascosto parecchio e non ha potuto mettere in cascina un numero clamoroso di chilometri, ma la Honda rimane una moto assolutamente perfetta per il suo stile di guida e, infine, sulla sua chiara intenzione di proseguire nel dominio in pista non c’è il minimo dubbio. Per questo motivo, dunque, il favorito numero è, e rimane, il numero 93.

Chi sarà assieme al portacolori della Honda in prima fila? Per quanto visto negli ultimi anni, e anche nei test, non possiamo che fare il nome di Andrea Dovizioso, un altro pilota che tra Sepang e Losail, palesemente, non ha voluto scoprirsi troppo. Gli aspetti positivi per il romagnolo sono davvero numerosi. La GP19, per esempio, sembra una moto impeccabile, pronta a competere alla pari con i rivali nipponici, mettendo anche in mostra diversi passi in avanti rispetto alla passata stagione. Il forlivese, inoltre, è all’apice della sua maturità ed è pronto a combattere per il tanto agognato titolo, una condizione ideale per provare a duellare con il temibile rivale numero uno.

Scendiamo in seconda fila e, a questo punto, all’ultimo gradino del podio virtuale. Chi si può posizionare in questa casella? Dando affidamento ai test, non possiamo che mettere Maverick Vinales. Lo spagnolo, infatti, ha saputo spingere la nuova Yamaha fino ai migliori tempi di entrambe le sessioni, ma è consapevole che alla M1 manchi ancora qualcosa in termini di costanza di rendimento e elettronica (con i soliti problemi in uscita di curva). Il passo in avanti tanto atteso si è compiuto o, meglio, si sta compiendo, ma serviranno ancora diverse settimane per poter vedere la scuderia di Iwata lottare con continuità per ogni successo di tappa. Per questo motivo, quindi, al quarto posto si colloca Valentino Rossi. Il “Dottore”, a differenza dell’iberico, non ha centrato tempi monstre ma ha lavorato sulle lunghe distanze. Per ora non sembra ancora al livello del vicino di box, ma appare anche meno distante dai primi rispetto a dodici mesi fa.

In terza fila a pari merito, Danilo Petrucci e Jorge Lorenzo. Il pilota umbro ha fatto vedere di essersi ambientato nel migliore dei modi nel nuovo team e sulla GP19, ma partirà, ovviamente, leggermente indietro rispetto ad Andrea Dovizioso che sarà la prima guida. Per quanto riguarda lo spagnolo, invece, la frattura dello scafoide e l’adattamento alla nuova Honda non gli renderanno la vita facile, in sella ad una moto che, tuttavia, gli consentirà di lottare per ogni Gran Premio in questo campionato. Tutto il resto lo farà il carattere tosto del maiorchino, che siamo certi sarà della lotta sin dall’avvio.

Alle loro spalle, a distanza ridottissima, una delle grandi sorprese di questi test invernali: Alex Rins. Lo spagnolo della Suzuki ha ribadito le buone cose messe in mostra nel finale del 2018 e, anzi, sembra avere mosso passi in avanti concreti, con una moto nettamente migliorata ed un feeling che ha saputo creare in breve tempo. Siamo certi che Alex Rins sarà pronto, sia da Losail, a giocarsela per il podio in ogni appuntamento.

Completate le prime tre file (anche se i piloti inseriti sono stati sette) si va a stagliare un nutrito gruppo di protagonisti che, al 27 febbraio, sembrano più outisder che reali candidati al successo. Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami del team LCR Honda, Aleix Espargarò con l’Aprilia (mentre Andrea Iannone appare ancora indietro) quindi Franco Morbidelli e Fabio Quartararo in Yamaha SIC Petronas, fino a giungere a Jack Miller e Francesco “Pecco” Bagnaia, con questi due ultimi piloti che sembrano avere tra le mano un mezzo che garantirà loro maggiori chance di primeggiare. Per tutti questi piloti il Mondiale, ovviamente, sarà irraggiungibile, ma quale successo di tappa non è assolutamente da escludere.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Marc Marquez Hafiz Johari / Shutterstock.com

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