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MotoGP, Pagelle GP Qatar 2019: Andrea Dovizioso inizia alla grande, Marquez si inchina, Rossi risorge, Vinales sprofonda

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Se il buongiorno si vede dal mattino… ci attende un Mondiale 2019 di MotoGP letteralmente elettrizzante. Il Gran Premio del Qatar ha messo in scena il primo atto dell’infinito duello tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez, con il romagnolo che ha vinto con pieno merito. La gara è stata particolare, spesso non tirata a tutta dai protagonisti ma ha regalato diversi spunti interessanti, soprattutto in casa Yamaha con un Maverick Vinales che subisce un colpo davvero da ko ai sui sogni di gloria, mentre Valentino Rossi, come sempre, riesce a estrarre il massimo dalla sua moto. Avvio complicato per Jorge Lorenzo e Francesco Bagnaia, mentre Danilo Petrucci non parte con il piede giusto.  Andiamo, quindi, a consegnare le prime pagelle stagionali del Mondiale della MotoGP, quelle del Gran Premio del Qatar.

PAGELLE GRAN PREMIO QATAR 2019 MOTOGP

ANDREA DOVIZIOSO (DUCATI) 10Signore e signori che gara! Il romagnolo è impeccabile. Gestisce i primi due terzi della corsa con enorme intelligenza per non rovinare le sue gomme medie. Nel finale cambia passo, prova a fare selezione, ben sapendo che se la sarebbe giocata fino all’ultimo metro con Marquez e così è stato. Lascia attaccare lo spagnolo e lo infila in uscita con grande sapienza. L’inizio della stagione è stato superlativo. Deve continuare così!

MARC MARQUEZ (HONDA) 7.5: Sperava di vincere e non può essere soddisfatto al 100%. La sua Honda è formidabile, potente e maneggevole ma non riesce a portarla sul gradino più alto del podio. Il primo corpo a corpo con Dovizioso, nel vero senso della parola, lo manda ko

CAL CRUTCHLOW (LCR HONDA) 8: Zitto zitto Crutchlow quando può, piazza sempre il colpo giusto. Dopo un fine settimana, e un inverno, in sordina, cresce tantissimo in gara con una Honda formidabile. Chiude terzo con pieno merito.

VALENTINO ROSSI (YAMAHA) 7: Un quinto posto non è propriamente un trionfo per un nove volte campione del mondo, ma pensando a ieri… Il “Dottore” scattava dalla 14esima casella della griglia e, nonostante questo inconveniente, ed una moto ancora lontana dalla perfezione (e dalle rivali) stringe i denti, risale gradino dopo gradino e chiude ad un soffio dal podio. Come se non bastasse, inoltre, è la migliore Yamaha di giornata. Non gli si poteva chieder di più!

MAVERICK VINALES (YAMAHA) 4.5: Solita pessima partenza che dà il via ad un GP da dimenticare. Dalla pole position si ritrova subito in sesta, quindi è ottavo dopo due giri. Si pensa, quindi, ad una pronta riscossa e una risalita inesorabile ma, con il passare dei giri, si capisce che oggi lo spagnolo non c’è. Subisce il sorpasso anche di Rossi, che partiva 13 posizioni dietro di lui, e nel finale non tiene dietro nemmeno Petrucci in crisi di gomme. Un passo indietro clamoroso e un inizio di Mondiale che lo rimanda a diversi mesi fa. I sogni di gloria, almeno per ora, sono lontani anni luce. 

DANILO PETRUCCI (DUCATI) 5.5: Non l’esordio che sognava. Tenta l’azzardo della doppia gomma soft per spingere in avvio, ma rimane intruppato nelle posizioni di rincalzo. Risale fino a vedere il podio ma, proprio nel finale, le coperture lo salutano. Battaglia con Vinales e ha la meglio, magra consolazione. 

ALEX RINS (SUZUKI) 7: Manca il podio davvero per un soffio al termine di una corsa che ha, anche, condotto per diversi chilometri. Lo spagnolo ormai è una certezza della MotoGP, se la Suzuki avesse solo qualche cavallo in più…

FRANCESCO BAGNAIA (DUCATI PRAMAC) S.V.: Sfortunatissimo. Dopo pochi metri perde un’aletta della sua carena e la moto diventa inguidabile. Finisce lungo in un paio di occasioni (una al termine del rettilineo molto pericolosa) e decide che può bastare. Andrà meglio la prossima volta!

JORGE LORENZO (HONDA) 6: Corre menomato dopo la doppia caduta delle prove libere. Fa letteralmente quello che può con una condizione fisica davvero ai limiti delle sue possibilità. Concludere in zona punti è già un piccolo successo.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Andrea Dovizioso Hafiz Johari / Shutterstock.com

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