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MotoGP, Valentino Rossi più forte dei 40 anni. Con la moto giusta, sarebbe ancora da Mondiale

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Molti si chiedono il motivo per il quale Valentino Rossi, nonostante abbia appena tagliato il traguardo dei 40 anni, sia ancora in MotoGP pronto a battagliare gomito a gomito con rivali che potrebbero essere tranquillamente i suoi figli. La risposta è semplice, e non riguarda solamente le sue incredibili motivazioni, ma inevitabilmente non può che sottolineare anche il fatto che sia ancora un pilota di livello assoluto e che potrebbe ancora vincere il titolo iridato.

Dopotutto lo ha ribadito anche nel primo capitolo di questa stagione, il Gran Premio del Qatar di Losail. Nonostante prove libere difficili, ed una qualifica nella quale non è andato oltre la Q1, e la 14esima posizione, il “Dottore” in gara ha cambiato marcia in maniera strepitosa, chiudendo in quinta posizione a sei decimi esatti da Andrea Dovizioso che ha vinto la gara ed a 280 millesimi dal podio. Una risalita che ha del clamoroso se si pensa a come la sua M1 si stesse comportando nel deserto qatariota.

Valentino Rossi ha dimostrato per l’ennesima volta che nonostante tutto è in grado di cambiare marcia tra le qualifiche e la gara, estraendo il meglio dal proprio mezzo, andando oltre tutte le problematiche e portandosi allo stesso livello, o quasi, di moto che in teoria hanno a disposizione un passo nettamente migliore. La Yamaha, dopotutto, è ancora distante da Honda e Ducati e, dopo test invernali che avevano illuso sia il pilota di Tavullia che Maverick Vinales, la moto di Iwata sembra essere ripiombata ad un anno fa.

Sotto alcuni punti di vista la M1 è migliorata, per esempio ha un motore “più dolce” e meno brusco rispetto alle due edizioni precedente, e anche a livello di carena la crescita si è potuta notare, ma a livello di elettronica i passi in avanti da compiere sono ancora numerosi. La moto nipponica, infatti, in uscita di curva continua a provocare problemi di pattinamento con conseguente surriscaldamento della gomma e, ovviamente, un deterioramento più rapido delle gomme.

Nonostante queste notevoli difficoltà, il pesarese è stato in grado di compiere una splendida rimonta a Losail, fino a giocarsi addirittura il podio, mentre tutti i suoi compagni di marchio perdevano posizioni su posizioni, finendo ampiamente alle sue spalle anche Maverick Vinales che scattava addirittura dalla pole position.

Valentino Rossi per l’ennesima volta ha saputo ribadire le sue qualità che, unite alla esperienza, gli permettono di centrare sempre il massimo possibile dalla sua moto. La Yamaha, almeno fino a questo momento, non è pronta a vincere il titolo e, forse, non è nemmeno vicina ad un livello che possa renderla tale tra qualche mese, ma ha a disposizione un fuoriclasse che può rendere più competitiva di quello che è. Se da Iwata arriveranno i miglioramenti giusti tutto potrebbe cambiare. Il Mondiale MotoGP è appena iniziato, ma il tempo già stringe. Il “Dottore” incrocia le dita e confida nel lavoro della casa madre giapponese. Sarà sufficiente? Lo inizieremo a capire sin dal prossimo appuntamento del Gran Premio di Argentina a Termas de Rio Hondo.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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