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NBA 2019, i risultati della notte (1° marzo). James Harden abbatte Miami con 58 punti, Warriors sconfitti dai Magic. 76ers battono Thunder in lotta

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Notte di emozioni, di sorprese e di partite lottate, quella che la NBA ha vissuto con sei partite in giro per i parquet d’America. Andiamo a vedere quali prestazioni individuali e quali di squadra hanno lasciato il segno in questo ulteriore passo d’avvicinamento ai playoff.

A finire in copertina è ancora una volta lui, James Harden: la stella degli Houston Rockets contribuisce al successo per 121-118 sui Miami Heat con un’altra notte delle sue, in cui assomma 58 punti (16/32 da due, 8/18 da tre e 18/18 in lunetta), vanificando lo sforzo di squadra più che buono degli avversari (con Kelly Olynyk e Goran Dragic entrambi a quota 21 e sette uomini in doppia cifra). Va detto che entrambe le squadre, nel finale, hanno sprecato tantissimo per allungare (i Rockets con due triple di Harden sbagliate) o per vincere, o comunque portare la partita all’overtime (gli Heat con la tripla nel finale fallita da Dion Waiters).

L’altra notizia di primo livello della notte è la vittoria degli Orlando Magic sui Golden State Warriors per 103-96. Pur ruotando solo nove giocatori, i Magic riescono a mettere insieme una gran prova, in particolare con i 22 punti e 15 rimbalzi di Aaron Gordon e i 16 di Terrence Ross. La cosa che più stupisce della partita, però, è l’andamento: nel terzo periodo Golden State scappa con un parziale di 30-11, ma Orlando recupera tutti gli 11 punti di svantaggio nell’ultimo quarto (33-15), vanificando così i 33 di Steph Curry, i 21 di Klay Thompson e DeMarcus Cousins.

In una delle due partite più interessanti della notte, i Denver Nuggets non approfittano dello scivolone dei Campioni NBA perdendo con gli Utah Jazz per 104-111. A fare la differenza, a Salt Lake City, è il secondo quarto dei padroni di casa, con il +15 dell’intervallo che non viene più colmato. 24 punti di Donovan Mitchell e 22 di Kyle Korver fanno il resto, mentre i Nuggets ne trovano 21 da Will Barton e Jamal Murray. L’altro incontro di spicco è quello tra Oklahoma City Thunder e Philadelphia 76ers, con gli ospiti vincitori per 104-108. A vincere la sfida delle triple doppie, dunque, è Ben Simmons (11 punti, 13 rimbalzi e 11 assist, ventunesima per lui) su Russell Westbrook (23, 11 e 11). I Sixers, però, hanno in Tobias Harris il vero mattatore con 32 punti.

Si confermano in uno stato più che buono gli Indiana Pacers, che colgono la quarantunesima vittoria stagionale contro i Minnesota Timberwolves: il punteggio finale è di 122-115 e non bastano agli ospiti i 42 punti e 17 rimbalzi di un grande Karl-Anthony Towns. Va vicino al career high, ma con vittoriosa soddisfazione, Bojan Bogdanovic, trascinatore dei Pacers con 37 punti. Al Madison Square Garden, invece, i New York Knicks crollano nell’ultimo periodo dopo aver costruito 12 punti di vantaggio nei precedenti tre e vengono sconfitti per 118-125 dai Cleveland Cavaliers. Kevin Love, con 28 punti, è il principale contributore del successo dei Cavs, assistito da Collin Sexton e Jordan Clarkson, entrambi a quota 22. Ai Knicks non bastano i sette uomini in doppia cifra e Allonzo Trier anch’egli a 22 punti.

Questi i risultati della notte NBA:

Indiana Pacers-Minnesota Timberwolves 122-115
Orlando Magic-Golden State Warriors 103-96
New York Knicks-Cleveland Cavaliers 118-125
Houston Rockets-Miami Heat 121-118
Oklahoma City Thunder-Philadelphia 76ers 104-108
Denver Nuggets-Utah Jazz 104-111

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Matteo Marchi

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