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Nuoto, Trofeo Città di Milano 2019. Grandi firme nella sessione finale con Vergani, Martinenghi, Quadarella e Detti

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Gabriele Detti, Nicolò Martinenghi, Andrea Vergani e Simona Quadarella appongono la loro firma prestigiosa sull’ultima sessione del Trofeo Città di Milano, il primo vero test della stagione in vasca lunga che si chiude con stati d’animo altalenanti per i grandi protagonisti del nuoto azzurro.

Simona Quadarella concede il tris, dopo l’anomalo doppio sigillo di ieri, scoprendosi sempre più quattrocentista. Il 4’07”77 con cui la romana allieva di Minotti domina i 400 stile libero è un segnale positivo sia in chiave crescita in questa specialità, che non sarà comunque centrale nella rincorsa a Tokyo ma potrebbe essere importante in chiave volata finale delle due distanze più lunghe, sia in chiave staffetta 4×200 che piano piano sta ritrovando potenziali protagoniste (Panziera ieri, Quadarella oggi, in attesa della quarta “moschettiera” credibile). Nei 400 stile Caponi seconda con 4’10”47 e Pirozzi terza con 4’11”58.

Nicolò Martinenghi è un campione ritrovato e lo conferma dominando i 100 rana. Il varesino non si ritrova a fianco l’avversario di sempre Fabio Scozzoli ma trova il modo comunque di scatenarsi e di vincere con 1’00”34 una gara senza rivali e sfiorando l’obiettivo di scendere sotto il minuto ma si tratta comunque del record dei campionati e di un risultato cronometrico di tutto rispetto in questa fase della stagione che lascia molto ben sperare per la stagione di un soddisfatto Martinenghi. Secondo posto per Toniato (1’02”40), terzo per Fusco (1’03”08).

Gabriele Detti, pur senza strabiliare, si aggiudica i 400 stile libero con il tempo di 3’47”60 che, se si pensa che è ancora alle prese con i postumi di una brutta influenza (lo stesso virus che ha messo ko Paltrinieri) e si vede dalle occhiaie, è un tempo più che accettabile. Per Detti era il ritorno in vasca lunga un anno e otto mesi dopo Budapest 2017 e già il fatto che la spalla non lo abbia infastidito è una buona notizia, poi lui, come al solito è molto intransigente con se stesso. “Ho nuotato di m… – dichiara, in modo colorito, appena finita la gara – soprattutto nella prima parte. Poi ho provato a cambiare marcia ed è venuta fuori una gara decente. Non mi sentivo bene né prima della gara, né durante ma alla fine ho voluto a tutti i costi fare questo passaggio per non arrivare a Riccione senza aver disputato gare ufficiali. Non torno a casa euforico ma va bene così”. Nei 400 stile uomini seconda piazza per Ciampi (3’51”81), terzo per l’ultimo arrivato alla corte di Stefano Morini, De Tullio (3’52”59).

Non può che essere soddisfatto il padrone di casa Andrea Vergani, specialista dei 50 stile libero, bronzo europeo a Glasgow e dominatore della gara più veloce con un crono di 22”08.Mi sentivo bene in allenamento – ha commentato – ed è venuto tutto molto facile. L’obiettivo era 21″9 ma sono felice così, non ho scaricato, né preparato questa gara per cui agli Assoluti mi aspetto di fare molto meglio”. Secondo posto per un sorprendente Leonardo Deplano con 22”57, terzo il sempreverde Bocchia in 22”73, a seguire Miressi e Dotto con tempi non all’altezza delle loro potenzialità. Nei 50 stile donne la vittoria è andata a Lucrezia Raco, che continua a dividersi fra lavoro e nuoto e riesce comunque ad essere sempre grande protagonista. La romana con 25”45 batte la specialista Erika Ferraioli (25”64) e il nome nuovo Nicoletta Ruberti (25”70).

Katinka Hosszu appone la sua firma anche nell’ultima sessione del meeting milanese, dominando i 200 misti, la gara che predilige, con 2’10″46 che è anche record dei campionati. Seconda piazza per Ilaria Cusinato, anche lei non al meglio della condizione come tutti gli atleti del gruppo Morini (2’13″88), terzo per Anna Pirovano (2’16″52). A completare il festival ungherese nei misti ci ha pensato Laszlo Cseh che ha dominato i 200 maschili con il tempo di 2’01″61, battendo il sorprendente (ma fino a un certo punto) Matteazzi, partito nella penultima serie, e capace di fermare il cronometro a 2’03″24.

Nei 100 farfalla donne ennesima puntata della sfida infinita tra Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo: stavolta è l’emiliana ad avere la meglio per un soffio (58”26) contro il 58”27 della pugliese: l’impressione è che le due si sfideranno su livelli piuttosto alti nella stagione in arrivo e che potrebbero anche regalarsi qualcosa di importante in prospettiva Gwangju. Terza piazza per Biasibetti con 59”99.

Sigillo di grande qualità nei 100 farfalla maschile con l’olimpionico di Londra Chad Le Clos che si impone in 52”45 precedendo un altro super campione come l’ungherese Laszlo Cseh (52”76) e un discreto campione europeo Piero Codia che ha chiuso la sua prova con 52”79, precedendo il rivale di sempre Rivolta (53”17).

Silvia Scalia si conferma specialista dei 50 dorso vincendo la gara più veloce con il crono di 28”17, davanti a Carlotta Zofkova (28”58) e la giovane Cocconcelli (29”02), così’ come Matteo Milli si impone nella gara maschile in 27”73 davanti a Michele Lamberti (26”33) e al veterano Laugeni (26”48).

Nei 100 rana femminili, orfani di Martina Carraro, la battaglia è stata fra Arianna Castiglioni, non al meglio della condizione, e Ilaria Scarcella. La vittoria è andata alla campionessa italiana in carica lombarda con 1’08”58, secondo posto per Scarcella con 1’08”75, terzo per Fangio (1’09”51).

 

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Foto: LaPresse

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