Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Mondiali 2019: i favoriti gara per gara. Analisi dei risultati stagionali

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Stanno per cominciare i Campionati Mondiali di pattinaggio artistico, quest’anno in scena presso la Super Arena della Prefettura di Saitama, in Giappone. Nell’anno post Olimpico, in attesa dell’ingresso in categoria maggiore di quotatissimi atleti (soprattutto nell’individuale femminile), la rassegna sarà molto importante per iniziare a tracciare un cammino più definito verso il 2022, anno dei XXIV Giochi olimpici invernali che si svolgeranno a Pechino dal 4 al 20 febbraio. Vediamo insieme i pattinatori favoriti gara per gara:

Coppie d’artistico (Short program mercoledì 20 marzo ore 2:30, Free program giovedì 21 marzo ore 2:30)

Potrebbe essere l’anno di Vanessa James e Morgan Ciprès, coppia francese cresciuta in maniera esponenziale nel corso della stagione. I pattinatori allenati da John Zimmerman, Jeremy Barrett e Silvia Fontana hanno infatti avuto la meglio nelle competizioni più importanti, conquistando con merito sia il primo posto alle Finali Grand Prix di Vancouver sia ai Campionati Europei di Minsk. Gli atleti d’Oltralpe si trovano in questo momento in cima alla classifica del ranking mondiale nel totale, con i 225.66 punti raccolti proprio nella rassegna del vecchio continente. In cima anche dal punto di vista delle componenti del programma, Vanessa e James risultano i migliori nell’aver guadagnato di più in termini di GOE nei salti lanciati, nello specifico nel triplo flip, oltre che nei sollevamenti. Tuttavia i detentori del titolo europeo dovranno difendersi dagli attacchi di Evgenia Tarasova-Vladimir Morozov, solitamente inarrestabili nel segmento di gara più breve (come dimostra anche il ranking, in cui figurano primi con 78.47 punti della Rostelecom Cup) e nel triplo twist lanciato, da sempre loro biglietto da visita, oltre che dai cinesi Wenjiing Sui-Cong Han, rientrati da poco sul ghiaccio dopo un lungo stop a causa di un infortunio. Nonostante la coppia medaglia d’argento alle scorse Olimpiadi di PyeongChang sia ancora leggermente indietro nella preparazione (con problemi di rilievo nei salti in parallelo) darà certamente filo da torcere a tutti i partecipanti, francesi compresi.

Singolo femminile (Short program mercoledì 20 marzo ore 7:05, Free program venerdì 22 marzo ore 9:30)

A distanza di un intero ciclo Olimpico, Rika Kihira potrebbe restituire il titolo mondiale al Giappone nuovamente tra le mura amiche dopo il trionfo di Mao Asada proprio sul ghiaccio di Saitama del 2014. Le caratteristiche ci sono tutte: la pattinatrice nativa di Nishinomiya è l’unica tra le partecipanti (complice anche la mancata convocazione della russa Elizaveta Tuktamyševa) a eseguire un triplo axel di invidiabile qualità sia nello short che nel libero, dove viene realizzato anche in combinazione con il triplo toeloop. Pattinando due programmi puliti Kihira non potrà fare altro che trionfare, con buona pace delle inseguitrici, una su tutte la Campionessa Olimpica Alina Zagitova, nelle ultime uscite stagionali apparsa un po’ stanca e imprecisa. Ma attenzione, l’atleta di Eteri Tutberidze potrebbe dare filo da torcere alla nipponica grazie alla qualità degli elementi, alla superiorità nelle trottole e nelle componenti del programma, fattori di cui tenere assolutamente conto. L’ultima posizione del podio vedrà con molta probabilità una lotta interna tra Kaori Sakamoto (Campionessa Nazionale e quarta classificata all’ultima edizione dei Four Continents) e Satoko Miyahara (medaglia di bronzo ai Mondiali di Milano del 2018), con alla finestra non solo la kazaka Elizabet Tursynbayeva e la russa Sofia Samodurova, Campionessa Europea a sorpresa dotata di una grande continuità realizzativa, ma anche Evgenia Medvedeva, convocata alla rassegna iridata in un fiume di polemiche. Per la Vice Campionessa Olimpica, passata quest’anno sotto l’ala di Brian Orser, sarà necessario dimostrare al mondo intero di essere meritevole della fiducia concessa dalla federazione, compito, considerando le traballanti performance della stagione, tutt’altro che semplice.

Danza sul ghiaccio (Rhythm dance venerdì 22 marzo ore 4:00, Free Dance sabato 23 marzo ore 4:30)

Certamente, una delle gare più affascinanti dell’intera rassegna. Con la medaglia d’oro virtualmente già al collo degli imbattibili Gabriella Papadakis-Guillaume Cizeron, i quali hanno dimostrato superiorità assoluta negli elementi tecnici più importanti come la sequenza di passi, quella su un piede in parallelo e nei twizzles oltre che sulle componenti del programma, la battaglia per accaparrarsi le due rimanenti posizioni del podio sarà più che mai agguerrita. Se Madison Hubbell-Zachary Donohue hanno mantenuto salda la leadership nella prima parte di stagione, in occasione dei Four Continents sono stati minacciati dai compagni di squadra Madison Chock-Evan Bates, decisamente migliorati dopo il passaggio in Canada con Marie-France Dubreuil, Patrice Lauzon e Romain Haguenauer. Gli statunitensi hanno infatti impressionato ai Four Continents, dove hanno conquistato la prima posizione dimostrando grande competitività nelle components e nella sequenza di Tango Romantica nella rhythm dance, elemento che farà certamente la differenza nella gara. Ma non finisce qui, in lizza per una medaglia ci saranno anche i canadesi Kaitlyn Weaver-Andrew Poje, medaglia di bronzo nel 2018, e Piper Giles-Paul Porier, pronti ad approfittare degli errori degli atleti già citati. Tralasciando Papadakis-Cizeron, avanti nel ranking con la bellezza di 217.98 punti, tutte le altre coppie si differenziano di molto poco, con una forbice di soli sei punti. Nella corsa inoltre troverà spazio anche la Russia con i talenti Alexandra Stepanova-Ivan Bukin e Victoria Sinitsina-Nikita Katsalapov, rispettivamente medaglia d’argento agli Europei e seconda posizione alle Finali Grand Prix di Vancouver. Tre posti per più di cinque coppie, cosa chiedere di più?

Singolo maschile (Short program giovedì 21 marzo ore 8:00, Free program sabato 23 marzo ore 9:30)

La gara più attesa, senza se e senza ma, complice la presenza di Yuzuru Hanyu, il pattinatore più forte di tutti i tempi. Il nipponico cercherà di conquistare la terza medaglia d’oro della carriera dopo il trionfo proprio a Saitama nel 2014 e quello a Helsinki nel 2017. L’alieno cercherà di continuare quanto già iniziato prima dell’infortunio subito alla caviglia destra durante il riscaldamento della Rostelecom Cup, magistralmente conclusa nonostante il forte dolore. Proprio quest’anno infatti il pattinatore allenato da Brian Orser ha presentato un elemento inedito, l’incredibile sequenza quadruplo toeloop/triplo axel, dal valore base di 15.40 punti. Con il ritiro dalle competizioni di Javier Fernandez, con molta probabilità le altre due posizioni del podio saranno occupate da Shoma Uno, il quale dopo tanti anni ha finalmente vinto una gara ISU trionfando ai Four Continents 2019, e da Nathan Chen, medaglia d’oro nella rassegna iridata nel 2018. In un’avvincente battaglia a colpi di quadrupli potrebbero inoltre inserirsi atleti promettenti come il coreano Junhwan Cha, per molti esperti l’erede di Hanyu, e i russi Mikhail Kolyada (affamato di riscatto dopo la deludente prova agli Europei di Minsk) e Alexander Samarin, pattinatore che ha realizzato attualmente la combinazione che ha raccolto di più nel grado di esecuzione, ovvero quadruplo lutz/triplo toeloop, elemento che ha sfiorato i 20 punti nello short program dei Campionati Europei di Minsk.

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Foto: Valerio Origo

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