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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Mondiali 2019 – Massimiliano Ambesi: “Guignard e Fabbri tra le coppie in lizza per il podio nella danza, mi auguro che Rizzo possa rimanere nella top-10”

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Cala la notte in quel di Saitama, Prefettura giapponese che sta ospitando questa settimana l’edizione numero 109 dei Campionati Mondiali di pattinaggio artistico. La terza giornata di competizioni si è conclusa con il trionfo della Campionessa Olimpica Alina Zagitova, protagonista di una gara a dir poco straordinaria. Abbiamo chiesto a Massimiliano Ambesi, storica voce di Eurosport e attentissimo giornalista/analista di sport invernali, un commento sulle gare odierne (inclusa la rhythm dance), oltre che un pronostico su quelle di domani.

Buonasera Massimiliano. Alina Zagitova ha conquistato il titolo iridato, condividendo il podio con la kazaka seconda classificata Elizabet Tursynbaeva, oggi autrice di un quadruplo salchow perfettamente ruotato. Sta iniziando una nuova era?

Esatto, stiamo entrando in una nuova era; possiamo considerare questo un Mondiale di passaggio. Se non ci sarà alcun intervento significativo sui regolamenti, da questo punto in poi vedremo molti più salti quadrupli, c’è poco da fare: ad oggi l’unico modo per incrementare il punteggio è quello di inserirli. Anche oggi le componenti del programma infatti hanno influito il minimo e le atlete di vertice sono state valutate quasi sulla stessa fascia; la conseguenza a questo fatto è alzare il tasso tecnico per poter portare a casa il risultato. Oggi abbiamo visto la favorita della gara Rika Kihira tentare due tripli axel, non ha vinto bucando quello singolo del libero e quello dello short; abbiamo visto poi Elizabet Tursynbaeva  completare il quadruplo salchow conquistando l’argento dopo aver raccolto in carriera quasi niente in precedenza, ad eccezione di un secondo posto agli ultimi Four Continentes, ma tutto va contestualizzato. Infine abbiamo assistito a una strepitosa prova di Alina Zagitova che è stata la migliore sue due programmi di gara, ha dimostrato di avere enormi attributi dopo quello che ha passato negli scorsi mesi ed è entrata nella storia in quanto atleta più giovane ad aver vinto tutto quello che c’è a disposizione tra categoria Junior e Senior“.

Quale sarà a questo punto il futuro di Alina Zagitova?

Per quel che mi riguarda potrebbe anche decidere di smettere. Ormai lei può fare quello che vuole, se decide di andare avanti lo può fare, se opta per il ritiro ne ha ben donde, ha vinto tutto. Chiaramente non penso che possa aggiungere dei quadrupli al suo repertorio, diventerà difficile fronteggiare concorrenti che riescono già a eseguire due quadrupli in un programma, di conseguenza qualora decidesse di smettere non ci sarebbe nulla di strano. Il traguardo importante l’ha raggiunto oggi, la vittoria mancante, quella sofferta, quella tanto agognata, e ci è riuscita da assoluta protagonista perché non ha rubato niente. Sul corto è stata nettamente superiore alla concorrenza, nel libero è stata la seconda sul fronte tecnico però ha portato a casa due doppi axel e sette tripli, tra cui due lutz e due flip e due combinazioni aperte dal triplo lutz, una di queste con il triplo rittberger nella seconda metà. Tanta roba“.

Come hai visto la gara femminile dal punto di vista delle valutazioni?

Il pannello è stato tollerante con tutte, in maniera discutibile. Salti che dovevano essere sottoruotati sono passati come completi. Ho apprezzato comunque che il metro sia stato coerente più o meno con tutte le partecipanti. È chiaro tuttavia che in questi casi qualche atleta viene svantaggiata; l’atleta svantaggiata per eccellenza nella gara odierna ha un nome e un cognome, Kaori Sakamoto. Lei non ha sottoruotato nulla, probabilmente con un altro pannello sarebbe stata terza a ridosso di Tursynbaeva. Ma con i sè e con i ma non si fa la storia. Ha vinto Zagitova meritatamente, seconda Tursynbaeva con uno storico quadruplo salchow, terza Evgenia Medvedeva, anche lei da brava fenice ha saputo rigenerarsi dalle sue ceneri, dimostrando, esattamente la compagna di squadra, di avere dei grandi attributi. Loro sono pattinatrici che hanno tanto da mettere in campo dal punto di vista mentale, quando ci sono i momenti che contano sbagliano raramente, possono piacere come no ma sono fuoriclasse, chi più e chi meno. È chiaro che dall’anno prossimo inizierà qualcosa di diverso con l’ingresso delle quadrupliste e di Alena Kostornaia, atleta in possesso del cosiddetto “pachchetto completo” oggettivamente superiore a tutte quelle che abbiamo visto oggi“.

Credi che Evgenia Medvedeva proseguirà la sua carriera?

Io credo che lei proseguirà, non mi stupirei di vederla tornare in Russia. Oggi si è vista onestamente qual è la differenza attuale che c’è tra lei e le altre. Medvedeva sale ancora sul podio nonostante le tante atlete superiori che sono rimaste giù“.

Passando alla danza, stamattina abbiamo assistito a una gara di altissimo livello. Qual è il tuo pensiero riguardo alla rhythm dance?

Penso che Papadakis-Cizeron siano due fuoriclasse strepitosi. Senza Virtue-Moir diventa poi tutto più facile. Oggi hanno dimostrato di avere qualcosa in più degli altri, la differenza la percepisci dopo dieci secondi di programma, c’è una qualità di pattinaggio inarrivabile rispetto agli altri concorrenti. Detto ciò per le altre posizioni del podio tutto è possibile, ci sono sette coppie in lotta tra cui anche Charlène Guignard e Marco Fabbri che oggi hanno pattinato benissimo, veloci come pochi, puliti e impeccabili in ogni elemento. Loro hanno dimostrato di aver fatto un salto di qualità eclatante, tanto di cappello. Aver superato il muro degli 80 punti nella rhythm dance è un dato incredibile, comunque vada a finire per loro sarà un successo. Possiamo ritnerci soddisfatti. Passano gli anni, ma la danza italiana non delude praticamente mai. Oggi bisognava pattinare proprio al top per essere lì davanti e ci sono riusciti, dopodiché si è visto un incremento del livello medio significativo: 17 delle 20 coppie che si sono qualificate per la danza libera hanno migliorato il primato personale, sette coppie hanno raccolto il livello massimo su tutto, in generale quasi tutte erano più sciolte, più fluide, più sulla musica. C’è da fare un grande applauso a tutti i partecipanti: in un paese come il Giappone dove questa specialità non è mai stata quella preferita, hanno dimostrato che la danza può essere uno spettacolo quando viene pattinata ad altissimo livello come in questo caso“.

 Passiamo ai pronostici. Come credi che finirà la gara della danza?

Padadakis-Cizeron la gara l’hanno praticamente vinta, credo che sul podio vedremo una coppia russa e una statunitense“.

Per salutarci, che gara ti aspetti dal singolo maschile? Riuscirà Yuzuru Hanyu a ripetere l’impresa di due anni fa a Helsinki?

Sarà difficile, la sua condizione non è proprio al top, non è lontano ma gli manca la sicurezza in alcuni aspetti. Poi parliamo sempre di un fuoriclasse assoluto che può cambiare anche il corso della storia, vedremo se si inventerà il miracolo. É chiaro che se Nathan Chen non sbaglia non potrà batterlo. Spero di vedere un podio con Chen, Hanyu e Uno perché sono gli atleti più completi in questo momento. I giapponesi dovranno recuperare da dietro e non sarà facilissimo; mi auguro inoltre che Matteo Rizzo possa rimanere ampiamente tra i migliori dieci dopo l’ottimo programma corto, è in grande condizione, in fiducia e quel risultato può essere nelle sue corde. Infine spero possa essere una gara spettacolare, mi auguro soprattutto che non sia come quello dei Mondiali di Milano, auspico che ci siano meno errori, più performance pulite per il bene del pattinaggio. É fondamentale in questo momento dimostrare che si possono pattinare dei programmi puliti, dopodiché come già detto ieri, bisogna ragionare diversamente su questo sistema di punteggio e metterci le mani una volta per tutte per cambiare alcuni aspetti che non funzionano“.

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Foto: Pier Colombo

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