Salto con gli sci
Salto con gli sci, Coppa del Mondo Lillehammer 2019: Junshiro Kobayashi è il migliore in qualificazione davanti al fratello Ryoyu, eliminati Insam e Colloredo
Dominio giapponese ed in particolare dei fratelli Kobayashi nelle qualificazioni della tappa di Coppa del Mondo 2018-2019 di salto con gli sci sul trampolino HS140 di Lillehammer, in Norvegia. A sorpresa il fratello in vetta alla graduatoria è il meno quotato Junshiro Kobayashi, autore del miglior salto della stagione con 139.5 metri e 143.1 punti portati a casa grazie ad una proverbiale uscita dal dente sostenuta da una fase di volo di tutto rispetto.
Ryoyu Kobayashi, il quale ha potuto festeggiare ieri la vittoria della sfera di cristallo con cinque gare d’anticipo, si è inserito appena alle spalle del fratello maggiore Junshiro con una convincente prova da 137 metri e 140.8 punti che gli permette di candidarsi al successo nella gara vera e propria di domani. Grande prestazione anche da parte del padrone di casa norvegese Johann Andre Forfang, il quale ha ottenuto nettamente la miglior misura in assoluto (143.5 metri) valevole per il terzo punteggio assoluto con 138 punti a causa della compensazione del vento e di una valutazione dei giudici nettamente inferiore rispetto al tandem nipponico.
L’austriaco Stefan Kraft, uno degli uomini più in forma del circuito in questo finale di stagione, si è classificato quarto con 131.5 metri e 135.2 punti appena davanti al sorprendente svizzero Simon Ammann per appena tre decimi di punto, mentre il secondo norvegese in classifica Andreas Stjernen ha piazzato uno dei migliori salti degli ultimi mesi valevole per il sesto posto. Completano la top10 quattro nomi di spicco del panorama mondiale attuale e futuro del salto maschile, con Timi Zajc (Slovenia) 7°, Kamil Stoch (Polonia) 8°, Robert Johansson (Norvegia) 9° e Karl Geiger (Germania) 10° racchiusi in 3.4 punti. I due azzurri in gara hanno mestamente fallito la qualificazione alla gara di domani, con un negativo Sebastian Colloredo 66° (115.5 metri) ed un disastroso Alex Insam 69° (111 metri) incapaci anche solo di avvicinare il taglio.
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Credits: Marcin Kadziolka / Shutterstock