Salto con gli sci
Salto con gli sci, Coppa del Mondo Oslo 2019: dimezzata la gara a squadre, vince la Norvegia su serie secca. Record del trampolino di Robert Johansson
Vento, cadute, interruzione: dovessero essere usate tre parole per descrivere la seconda prova del Raw Air, la gara a squadre svoltasi a Oslo e compresa all’interno della Coppa del Mondo di salto con gli sci, sarebbero queste. Il vento ha condizionato tutta la gara, facendola andare a rilento; ci sono state due cadute, quelle di Marius Lindvik (Norvegia) e Stephan Leyhe (Germania), infine la gara è stata interrotta subito dopo la fine della prima serie, per due motivi: uno legato all’incostanza e alla pericolosità del forte vento, l’altro, un po’ meno ufficiale, relativo alla presenza del biathlon poco più in là.
Alla luce dell’interruzione occorsa dopo la prima serie, è stata dunque decretata vincitrice la Norvegia (Johann Andre Forfang, Robin Pedersen, Marius Lindvik, Robert Johansson), che agguanta il massimo risultato grazie all’eccezionale performance di Johansson. Il saltatore di Lillehammer, 29 anni tra un paio di settimane, trova condizioni di vento pericolose, eppur perfette per un salto altissimo, che non sembra finire mai e si conclude a 144 metri: è fortunato a non cadere nel realizzare il record del trampolino, che resisteva da otto anni, e nel dare al suo quartetto i punti (144.4) decisivi per arrivare alla vittoriosa quota di 469.8. Una grossa mano gliela tende la Polonia (Piotr Zyla, Jakub Wolny, Dawid Kubacki, Kamil Stoch), con lo stesso Stoch che buca il salto, trova condizioni pessime, arriva a soli 112 metri, realizza 95.7 punti e fa franare i polacchi dalla testa della classifica alla quarta posizione.
Vanno segnalate le già citate cadute di Lindvik e Leyhe, simili per modalità, con due salti abbastanza lunghi da metterli in difficoltà nell’atterraggio. Il norvegese, in qualche modo, riesce a cadere “bene”, finendo sulla neve in modo tale da potersi rialzare senza particolari conseguenze. Va peggio al tedesco, che si sbilancia in avanti e cade di faccia, prendendo una gran botta al naso (sanguinante) e che necessita di aiuto per rialzarsi, e anche quando ci riesce barcolla, evidentemente intontito dal volo. Paradossalmente, la mancanza della seconda serie potrebbe esser stata perfino benevola per lui.
Il secondo posto, a 456.8 punti, lo conquista il Giappone (Yukiya Sato, Noriaki Kasai, Junshiro e Ryoyu Kobayashi): gran parte del merito va proprio all’uomo che potrebbe chiudere già in Norvegia il discorso Coppa del Mondo, che pur non arrivando ai livelli di Johansson riesce a piazzare un salto fenomenale, da 138.5 metri e 139.3 punti, che regala la seconda posizione ai nipponici e la toglie all’Austria (Michael Hayboeck, Manuel Fettner, Philipp Aschenwald, Stefan Kraft), terza a quota 454.4. Quarto posto per la già citata Polonia con 440.9, quinto per la Germania (Karl Geiger, Constantin Schmid, Stephan Leyhe, Markus Eisenbichler). Seguono Slovenia (419.4), Repubblica Ceca (391.5), Svizzera (365.5), Russia (353.2) e Finlandia (306).
Con i risultati di oggi Robert Johansson mantiene la leadership della classifica del Raw Air, con 285 punti, davanti a Ryoyu Kobayashi con 268.8 e a Markus Eisenbichler con 260.3.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse