Salto con gli sci

Salto con gli sci, Mondiali 2019: Germania sul trono iridato nella gara a squadre mista. Sul podio Austria e Norvegia, Italia ottava

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La Germania ha chiuso nel migliore dei modi il Campionato del Mondo 2019 di salto con gli sci, conquistando la quarta medaglia d’oro della manifestazione imponendosi nella gara a squadre mista sul trampolino HS109 di Seefeld (Austria). Il quartetto tedesco formato da Katharina Althaus, Juliane Seyfarth, Karl Geiger e Markus Eisenbichler ha dovuto duellare a lungo contro una combattiva Austria ma alla fine ha fatto la differenza nelle ultime due rotazioni portando a casa il successo finale con un discreto margine di 23 punti. Medaglia d’argento per la selezione padrona di casa austriaca rappresentata da Eva Pinkelnig, Daniela Iraschko-Stolz, Philipp Aschenwald e Stefan Kraft, che è stata in grado di tenere il passo della favoritissima Germania per tre quarti di gara prima di arrendersi ad una maggiore costanza di rendimento distribuita sulle otto rotazioni disputate.

Il podio iridato è stato completato dalla Norvegia, trascinata in primis dalle ragazze con un’ottima prestazione di Maren Lundby e Anna Odine Stroem, mentre gli uomini (Andreas Stjernen e Robert Johansson) si sono difesi egregiamente sigillando una medaglia di bronzo molto sudata al termine di una bagarre serratissima proprio per il terzo gradino del podio iridato. Dopo sei rotazioni su otto, infatti, la classifica vedeva solo 12 punti di differenza tra la terza posizione della Norvegia e la settima piazza del Giappone, deludente e affossato specialmente da Sara Takanashi, lontana parente dell’atleta dominatrice della disciplina con in bacheca quattro sfere di cristallo. Alla fine è stata la Slovenia a doversi accontentare di una beffarda medaglia di legno a 7.6 punti di ritardo dai norvegesi, con una buonissima prestazione complessiva (per il loro potenziale) di tutti e quattro i membri del quartetto, anche se probabilmente è mancato qualcosa nel secondo salto di Ursa Bogataj.

Quinta posizione finale del Giappone, a cui non è bastato un ultimo salto sensazionale di Ryoyu Kobayashi da 113 metri e 145.2 punti (con valutazioni dei giudici in media sul 19.5) per far fronte alle difficoltà incontrate da Sara Takanashi, Yuki Ito e Yukiya Sato (il quale si è comunque difeso specialmente nella seconda serie). Da sottolineare anche la prestazione sopra le righe di Polonia e Russia, rispettivamente sesta e settima come da pronostico ma incredibilmente in corsa per le medaglie fino alla penultima rotazione dell’evento. Nel quartetto polacco hanno provato a fare la differenza Kamil Stoch e Dawid Kubacki, i primi due classificati dell’assurda gara individuale di ieri, con le modeste Kinga Rajda e Kamila Karpiel che si sono parzialmente difese mantenendo a lungo in quota la squadra (a metà gara era terza) prima di pagare dazio nel finale. Per quanto riguarda l’Italia, iscritta alla gara con Lara Malsiner, Elena Runggaldier, Alex Insam (disastroso in particolare nel primo salto) e Sebastian Colloredo, è arrivato il risultato più accreditato alla vigilia dell’evento, ovvero un ottavo posto a distanza siderale dalla Russia settima, ma comunque sufficiente per accedere alla seconda serie a scapito della Repubblica Ceca (nona a metà gara ad appena 2.6 punti dagli azzurri).

 

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Foto: LaPresse

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