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Scacchi, Europei 2019, 10a giornata: Vladislav Artemiev in testa da solo alla vigilia dell’ultimo turno. Moroni e Vocaturo a 6 punti

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La decima e penultima giornata dei Campionati Europei individuali di scacchi in corso a Skopje, Macedonia del Nord, prende la decisa piega di Vladislav Artemiev. Il russo batte il suo giovane connazionale (17 anni) Andrey Esipenko sfruttando un errore di valutazione di quest’ultimo, di scena con il Nero, alla ventiquattresima mossa del loro scontro diretto. Artemiev si porta al comando in solitario con 8 punti, ma deve stare attento, perché potrebbe non bastargli una patta, nell’ultimo turno, per vincere automaticamente il titolo, perché potrebbero entrare in gioco i fattori di spareggio tecnico capaci di sottrargli la corona continentale.

Tra uomini che hanno pattato e altri che hanno vinto i loro incontri, questi sono gli inseguitori di Artemiev: Kacper Piorun (Polonia), Maxim Rodshtein (Israele), Nils Grandelius (Svezia), Ferenc Berkes (Ungheria), David Anton Guijarro (Spagna), Benjamin Gledura (Ungheria), Liviu-Dieter Nisipeanu (Germania), Sergei Movsesian (Armenia) e Grigoriy Oparin (Russia). Dal momento che Artemiev incontrerà nell’ultima giornata Rodshtein con il Nero, e in ragione del fatto che uno dei due avrà comunque 8.5 punti alla fine di questa partita, sono tutti tagliati fuori dalla lotta per il successo (ma non per il podio) gli uomini che si trovano a quota 7. A prescindere da come finirà quest’edizione degli Europei, ci sarà un grandissimo deluso, l’azero Rauf Mamedov, partito tra i più accreditati e mai brillante, tanto da subire cinque sconfitte.

Il capitolo italiani parla di buoni risultati che potevano essere perfino migliori: Daniele Vocaturo, con il Nero, getta al vento un comunque complicato finale di Torre e pedoni con lo slovacco Christopher Repka, aggiungendo alla propria classifica mezzo punto invece dell’intera posta. Luca Moroni, invece, patta contro il coriaceo ceco Vojtech Zwardon, che non gli concede mai l’opportunità di prendere un vantaggio. Perde l’opportunità di agganciarli a quota 6 punti Lorenzo Lodici, sconfitto dal forte GM armeno Hrant Melkumyan, mentre pattano Michele Godena con l’estone Kaido Külaots e Pier Luigi Basso con lo slovacco Juraj Druska. Finisce con l’equa divisione del punto anche Edoardo Di Benedetto, opposto all’israeliano Jonathan Bakalchuk, così come Desirée Di Benedetto contro il norvegese Sebastian Mihajlov. Vittoria per Tea Gueci con il macedone Kristijan Velkovski, mentre patta Maria Andolfatto con il macedone Aleksandar Kostantinov. Si è ritirato già da ieri Alessio Valsecchi, del quale sembra sia emerso uno stato febbrile che lo ha colto fin dal sesto turno e che lo ha costretto infine alla resa.

Con l’ultimo turno che si preannuncia di fuoco, sia per lo scontro Rodshtein-Artemiev che per le tante partite che possono decidere qualsiasi cosa, gli accoppiamenti degli italiani ballano tra il curioso e lo sfortunato. Luca Moroni trova, con il Nero, il russo Kirill Alekseenko, crollato nella seconda parte del torneo dopo aver passato la prima nella zona di testa, e un altro Italia-Russia si verifica con Daniele Vocaturo opposto a Semyon Lomasov. La sfortuna colpisce Pier Luigi Basso e Michele Godena, costretti ad affrontarsi tra di loro; possono invece terminare a 6 punti sia Lorenzo Lodici, impegnato contro l’inglese James P. Jackson, che Edoardo Di Benedetto, in scena con il georgiano Noe Tutisani. Passando alle tre rappresentanti femminili, Tea Gueci incontra lo sloveno Zan Tomazini, Desirée Di Benedetto lo spagnolo Gerard Ayats Llobera e Maria Andolfatto il macedone Mile Trajkovski. Per loro, rispettivamente, il massimo ottenibile di punti è 5.5, 4.5 e 4.

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federico.rossini@oasport.it

Foto: Shutterstock

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