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Scacchi, Europei 2019, 9a giornata: nessuno piazza la zampata, in sette al comando con due turni rimanenti. Moroni e Vocaturo in ripresa

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Se la situazione dei Campionati Europei individuali di scacchi in corso di svolgimento a Skopje, Macedonia del Nord, era ingarbugliata ieri, oggi è diventata ancor più apparentemente incomprensibile dopo la fine del nono turno. Sono in sette a dividersi la leadership a sette (non per caso) punti: tre russi, Vladislav Artemiev, Grigoriy Oparin e Andrey Esipenko, uno spagnolo, David Anton Guijarro, uno svedese, Nils Grandelius, un polacco, Kacper Piorun, e un israeliano, Maxim Rodshtein. Al momento, per spareggio tecnico, il primo posto reale spetta a Piorun, davanti a Rodshtein e Artemiev. Il polacco è sembrato a lungo in grado di escludere dalla lotta Artemiev e tanti altri, ma una valida difesa di un difficile finale ha consentito al russo di salvare mezzo punto.

I soli altri che sembrano poter aspirare quantomeno a un primo posto ex-aequo sono i facenti parte dell’autentico ammasso posto a quota 6.5, che comprende, tra gli altri, l’ucraino Ruslan Ponomariov, l’armeno Sergei Movsesian, l’ungherese Benjamin Gledura, il russo Vadim Zvjagintsev e il tedesco Liviu-Dieter Nisipeanu. Si segnala anche la presenza di un norvegese, che però non è Magnus Carlsen (il quale, com’è noto, non partecipa): si tratta di Johan-Sebastian Christiansen, al momento autore di una performance che lo porterebbe a guadagnare più di 20 punti ELO rispetto ai 2539 attuali.

Il capitolo italiani è agrodolce: Pier Luigi Basso, con il Bianco, manca una palese occasione per portarsi in chiaro vantaggio di materiale e posizione contro l’ucraino Vladimir Onischuk, accusa il colpo e perde rapidamente. Sconfitto anche Michele Godena, opposto al russo Maksim Chigaev e autore, con il Nero, di un paio di distrazioni che permettono al suo avversario di sferrare un violento attacco. Entrambi restano a 5 punti in classifica e vengono raggiunti da Lorenzo Lodici, vittorioso sull’israeliano Nisim Iliaguev. A 5.5, però, tornano a issarsi come leader degli italiani Luca Moroni e Daniele Vocaturo. L’uno batte il montenegrino Blazo Kalezic, l’altro il croato Leon Livaic. Sale a 4.5 un ottimo Edoardo Di Benedetto, che potrebbe sfondare quota 2400 punti ELO a fine torneo: intanto c’è il successo sul serbo Damjan Jandric, mentre la sorella Desirée perde con la bielorussa Olga Badelka. Finisce qui, invece, per motivi misteriosi, il torneo di Alessio Valsecchi: l’azzurro, che si trovava a 3.5 punti, è nell’elenco di coloro che hanno abbandonato il torneo, che annovera anche gli illustri nomi del georgiano Baadur Jobava e dell’israeliano Ilia Smirin. Sconfitta per Tea Gueci, contro il polacco Piotr Piesik, mentre Maria Andolfatto patta con il kosovaro Muhamet Asllani.

Nel decimo turno spicca l’estremamente intrigante sfida tra il favorito numero uno, Artemiev, e il diciassettenne Esipenko, potenzialmente un futuro top player. Grandelius trova Anton Guijarro, Oparin affronta Rodhstein e Piorun il georgiano Ivan Cheparinov, facente parte del gruppo a 6.5. Da qui emerge anche una bella sfida tra Movsesian e l’ucraino Anton Korobov. Per quel che riguarda i principali accoppiamenti azzurri, Daniele Vocaturo è opposto, con il Nero, allo slovacco Christopher Repka, mentre a Luca Moroni tocca il Bianco con il ceco Vojtech Zwardon. Lorenzo Lodici affronta l’armeno Hrant Melkumyan, Pier Luigi Basso si trova di fronte a un altro slovacco, Juraj Druska. Interessante è il confronto che tocca in sorte a Michele Godena: il nostro veterano è opposto all’estone Kaido Külaots, vero e proprio eroe dell’ultima edizione del forte Aeroflot Open a Mosca, in cui ha vinto superando svariati GM di chiara fama, tra cui i cinesi Wei Yi e Wang Hao e il russo Vladimir Fedoseev.

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federico.rossini@oasport.it

Foto: carlo fornitano / Shutterstock

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