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Scacchi, Europei 2019: Vladislav Artemiev conquista il titolo continentale. Daniele Vocaturo migliore degli italiani con 7 punti

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Le attese sono state confermate: Vladislav Artemiev, 21 anni compiuti da pochissime settimane, dopo i Campionati Europei blitz dello scorso dicembre conquista anche quelli assoluti. La città è la stessa, Skopje, capitale della Macedonia del Nord. Gli basta l’ultima patta, contro l’indomito israeliano Maxim Rodshtein (che, con il Bianco, ha puntato tutto sulla celebre variante Najdorf della Difesa Siciliana con 6. f3), per assicurarsi la vittoria finale, poiché il polacco Kacper Piorun (terzo), l’unico che avrebbe potuto superarlo per spareggio tecnico, si divide il mezzo punto il tedesco Liviu-Dieter Nisipeanu. A raggiungere Artemiev con 8.5 punti è lo svedese Nils Grandelius, che però chiude al secondo posto in quanto, nonostante il suo successo sull’ungherese Benjamin Gledura, la media ELO degli avversari affrontati, primo criterio di spareggio, è inferiore di 5 punti: 2600 contro 2595.

Con il risultato conseguito, Artemiev si porterà con ogni probabilità al tredicesimo posto nella prossima classifica mondiale, che uscirà ad aprile, a pochissima distanza dal decimo, che nella classifica in tempo reale è l’armeno Levon Aronian, ma nel ranking ufficiale di marzo è l’americano Wesley So. Inoltre, il russo sfonda certamente quota 2750 punti ELO (teoricamente sono 2754.4, ma dovrebbero essere arrotondati a 2754).

Nel gruppo a 8 punti, dopo Piorun, la classifica segue questo ordine: Maxim Rodshtein (Israele, quarto), Ferenc Berkes (Ungheria, quinto), David Anton Guijarro (Spagna, sesto), Liviu-Dieter Nisipeanu (Germania, settimo), Sergei Movsesian (Armenia, ottavo), Niclas Huschenbeth (Germania, nono), Grigoriy Oparin (Russia, decimo), Eltaj Safarli (Azerbaigian, undicesimo).

Per quanto riguarda gli italiani, il migliore è Daniele Vocaturo, che chiude con una brillante vittoria sul russo Semyan Lomasov e guadagna il 56° posto finale a 7 punti, frutto di cinque vittorie, quattro patte e due sconfitte. Conclude a 6.5 Luca Moroni, che patta senza troppi rischi con il russo Kirill Alekseenko. Pier Luigi Basso e Michele Godena decidono di non farsi del male a vicenda nel derby toccato loro in sorte e si dividono equamente il mezzo punto e il destino di chiudere a quota 6. A tal proposito, va sottolineato l’ottimo europeo di Godena, che per tantissimi anni ha retto praticamente da solo le sorti degli scacchi in Italia dopo l’epopea di Sergio Mariotti e che, alla soglia dei 52 anni, ha superato benissimo un periodo di appannamento. Patta, e conclude a 5.5 un ottimo torneo, Edoardo Di Benedetto contro il georgiano Noe Tutisani, mentre Lorenzo Lodici si fa sorprendere dall’inglese James P. Jackson e rimane fermo a 5. Le tre rappresentanti femminili chiudono in maniera un po’ diversa: le sconfitte contro lo sloveno Zan Tomazini e lo spagnolo Gerard Ayats Llobera lasciano Tea Gueci a 4.5 e Desirée Di Benedetto a 4. Quest’ultima viene raggiunta da Maria Andolfatto, che termina il torneo con la vittoria sul macedone Mile Trajkovski.

Andiamo dunque a vedere il podio finale, i migliori giocatori per categoria d’età e i piazzamenti degli italiani.

CLASSIFICA FINALE EUROPEI INDIVIDUALI 2019
1. Vladislav Artemiev (Russia) 8.5
2. Nils Grandelius (Svezia) 8.5
3. Kacper Piorun (Polonia) 8.0
56. Daniele Vocaturo 7.0
85. Luca Moroni 6.5
133. Michele Godena 6.0
139. Pier Luigi Basso 6.0
187. Edoardo Di Benedetto 5.5
220. Lorenzo Lodici 5.0
269. Tea Gueci 4.5
294. Desirée Di Benedetto 4.0
311. Maria Andolfatto 4.0

Viene ufficialmente classificato come 315° Alessio Valsecchi, che però ha chiuso il torneo dopo otto turni (era a 3.5), probabilmente a causa di uno stato febbrile che lo ha colto fin dalla sesta giornata.

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MIGLIOR UNDER 20: Benjamin Gledura (Ungheria) 7.5
MIGLIOR UNDER 18: Paulius Pultinevicius (Lituania) 7.5
MIGLIOR UNDER 16: Vincent Keymer (Germania) 6.5
MIGLIOR UNDER 14: Volodar Murzin (Russia) 6.0
MIGLIOR DONNA: Aleksandra Goryachkina (Russia) 6.5
MIGLIOR OVER 50: Boris Gelfand (Israele) 7.0

Da sottolineare l’impresa, perché di impresa si tratta, di Pultinevicius, unita al calo di Esipenko: non solo il lituano (già giustiziere di Rauf Mamedov, anche se l’azero è apparso in pessima condizione) si è preso un ruolo che non sembrava poter essere suo, ma lo ha fatto con ancora addosso il titolo di Maestro Internazionale, riuscendo ad arrivare 15° con un rating ELO nettamente inferiore a quello di tanti altri. Per comprendere la portata di quanto compiuto da Pultinevicius, di MI nei primi cento ce ne sono solo 12, e nessuno entro i primi 40.

Come ultima annotazione, va notato che i primi 22 entrano a far parte del lotto dei partecipanti della World Cup (a Khanty-Mansiysk in novembre), un torneo con tabellone tennistico a 128, a eliminazione diretta, i cui primi due si qualificano per il Torneo dei Candidati, dal quale uscirà, nel 2020, lo sfidante del norvegese Magnus Carlsen per il prossimo match mondiale.

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federico.rossini@oasport.it

Foto: StockphotoVideo / Shutterstock

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