Sci di fondo
Sci di fondo, Mondiali Seefeld 2019, Francesco De Fabiani: “Non ho niente di cui rammaricarmi”
Francesco De Fabiani, 14°, è stato il migliore degli azzurri oggi a Seefeld, in Austria, nella 50 km tl mass start dei Mondiali di sci di fondo: assieme a lui hanno parlato al sito federale anche Giandomenico Salvadori e Stefano Gardener, altri due degli azzurri che hanno preso parte alla gara che ha chiuso la rassegna iridata dello sci nordico.
Soddisfatto Francesco De Fabiani che spiega quanto accaduto nel finale: “Mi stavo giocando una medaglia, poi mi stava venendo un crampo a una gamba, rischiavo di non arrivare e ho dovuto rallentare. Ma non ho niente di cui rammaricarmi. Ero nella posizione giusta, quinta o sesta nel gruppo, prima di affrontare la salita della sprint. Era l’ultimo ostacolo, ma avevo già avuto una crisi prima e poi mi è tornata. La gamba destra non mi ha sostenuto, ho dovuto alzare bandiera bianca, si stava irrigidendo troppo, e purtroppo non è come nella corsa dove puoi tirarla perché c’è lo sci“.
L’azzurro chiarisce gli obiettivi fino al termine della stagione: “Sono contento di aver fatto altri passi avanti nella sprint e poi sono settimo in classifica generale in Coppa del Mondo, davanti a me ho solo scandinavi o russi. Sarebbe bello riuscire a concludere la stagione nei dieci, questo è il mio ultimo obiettivo. Oltre alla 50 di Oslo ci sono delle sprint, spero di portare a casa altri bei risultati, perciò bisogna valutare bene quali gare fare. Ne ho saltate pochissime durante la stagione, spero di mantenere questa condizione fino al’ultima tappa in Canada“.
Soddisfatto a metà Stefano Gardener: “Ero un po’ stanco, avevo accenni di crampi alle gambe e agli addominali. Per la prima metà gara sono soddisfatto, peccato per com’è andata dopo. Forse la 50 va preparata un pochino di più, avendo fatto anche lo skiathlon la settimana scorsa non ho avuto tanto tempo per farlo, ma sono soddisfatto di questa gara e di essere qui con i migliori al mondo. C’è sempre da lavorare, questi risultati servono a noi per crescere in futuro e capire come migliorarci“.
Moderatamente felice anche Giandomenico Salvadori: “E’ andata abbastanza bene, ho dovuto un po’ regolarmi nel finale perché le energie erano quasi finite, negli ultimi 7-8 chilometri ho dovuto mollare il gruppo di testa perché sono cominciati i crampi, ma sono abbastanza soddisfatto. Avevo cominciato bene con il risultato nello skiathlon, poi la staffetta è stata un disastro, e oggi volevo un po’ rifarmi, anche perché la condizione c’è e volevo averne la conferma. Non è stata la mia migliore 50 chilometri, perché alle Olimpiadi è andata meglio: oggi i distacchi non sono tanto alti, anche perché il ritmo all’inizio non è stato altissimo, poi nel finale l’hanno aumentato e io ho dovuto proseguire con il mio passo. Porto via tanta voglia di migliorare ancora, c’è tanta strada da fare. Spero di avere altre occasioni“.
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo