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Rugby
Sei Nazioni 2019, Inghilterra-Italia 57-14: azzurri travolti a Twickenham, il Cucchiaio di Legno è matematico
L’Italia è stata travolta dall’Inghilterra nel match valido per la quarta giornata del Sei Nazioni 2019 di rugby, la nostra Nazionale cercava la clamorosa impresa a Twickenham ma non c’è stato nulla da fare nel tempio della palla ovale. Gli azzurri sono rimasti in partita per poco più di dieci minuti poi sono crollati sotto i colpi dei padroni di casa che si sono imposti per 57-14: la corazzata rimane ancora in corsa per la conquista del trofeo insieme a Galles e Irlanda, i ragazzi di Conor O’Shea sono invece incappati nella quarta sconfitta consecutiva e ora il Cucchiaio di Legno è matematico (il 14esimo della nostra storia). L’Italia ora dovrà cercare di evitare quantomeno la cosiddetta “imbiancata” provando a vincere l’ultima partita, in programma settimana prossima contro la Francia.
Il XV della Rosa domina in avvio e al 7′ marca la prima meta: la mul spinge alla grande, gli azzurri capitolano e poi arriva anche la trasformazione di Farrell (7-0). I Leoni reagiscono prontamente con la spettacolare meta di Tommaso Allan al 12′: il mediano di apertura salta un uomo e vola in solitaria verso la marcatura, poi Allan pareggia al piede (7-7). In quel preciso frangente si conclude la partita della nostra formazione: al 15′ Esposito sbaglia il placcaggio su Daly e May ne approfitta, al 20′ Campagnaro buca il placcaggio e Tuilagi vola in meta. Con le due trasformazioni e un calcio di punizione concretizzato dal solito Farrell siamo 24-7 al 25′. Al 32′ l’Inghilterra va già in bonus con Tuilagi e si torna negli spogliatoi sul 31-7.
L’Italia è praticamente inesistente, Tuilagi segna la seconda meta personale al 46′ (36-7). Lampo di Morisi al 54′ (segna la sua terza meta consecutiva a Twickenham) ma è solo una fiammata perché Kruis, Robson e Schields vanno ancora in meta arrotondando il punteggio. Ennesima lezione di rugby subita da parte di Parisse e compagni, ora bisogna fare un nuovo esame ma la situazione è sempre più critica.
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Foto: LPS/Luigi Mariani