Ciclismo

Settimana Coppi e Bartali 2019, risultato terza tappa: a Forlì sprint vincente di Simone Velasco

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Simone Velasco (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM) fa sua la terza tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2019. Il ventitreenne dell’Isola d’Elba, al suo secondo sigillo stagionale dopo la vittoria al Trofeo Laigueglia, ha battuto allo sprint Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec) e il danese Alexander Kamp (Riwal Readynez). La classifica rimane invariata con l’australiano Lucas Hamilton (Mitchelton-Scott) al comando della generale.Una frazione molto movimentata quella di Forlì, dove a farla da padrona è stata la salita di Rocca delle Caminate che il gruppo ha dovuto ripetere per sette volte all’interno del circuito romagnolo. Protagonisti del giorno i sette attaccanti che sono rimasti al comando della corsa fino a 20 km al traguardo; tra di loro anche tre italiani, Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Pierpaolo Ficara (Amore & Vita), e Jalel Duranti (Team Colpack). Nel finale grande lavoro della Mitchelton-Scott prima e successivamente del Team Movistar e della Sky che allungano notevolmente il gruppo. La volata è più che mai scontata con il trionfo del giovane Velasco. Quarto posto per Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini) seguito da Giovanni Visconti (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM) e Matteo Sobrero (Dimension Data for Qhubeka).

166,2 km per questa terza frazione di Forlì, disegnata su un circuito da ripetere sette volte e caratterizzato dalla salita di Rocca delle Caminate, punto chiave del percorso. Dopo una partenza contraddistinta da continui scatti e controscatti e un’andatura decisamente elevata, si compone la fuga del giorno con Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Pierpaolo Ficara (Amore & Vita), Jalel Duranti (Team Colpack), il finlandese Lucas Eriksson (Riwal Readynez), il francese Kenny Elissonde (Team Sky), e lo spagnolo Joan Bou e il colombiano Alejandro Osorio della Nippo Vini Fantini. Dopo 50 km il loro vantaggio supera i 3′ e la fuga continua il suo corso con una discreta collaborazione e ritmi elevati. Nel gruppo ci pensano la Mitchelton-Scott e l’EF Education First a fare l’andatura. Quest’ultima fa perdere più di un minuto di vantaggio ai fuggitivi che intorno al 95 km si ritrovano a comandare la corsa con 1’50”. Enrico Barbin è il più attivo degli attaccanti soprattutto nei vari passaggi al GPM di Rocca delle Caminate. A 40 km dal traguardo il loro vantaggio si assesta a 1’40”, mentre il plotone è guidato dalla Israel Cycling Academy. Dopo tre ore di corsa la media è di 41,403 km/h e il gruppo continua la sua rimonta. Il primo a perdere contatto tra i fuggitivi è Jalel Duranti e all’inizio dell’ultimo giro il gruppo è a 55″ dai battistrada. La Mitchelton-Scott torna al comando del gruppo in difesa del leader Lucas Hamilton. dal plotone cercano di allungare lo statunitense Jonny Brown (Hagens Berman Axeon) e il polacco Patrik Stosz (CCC Development Team). I due contrattaccanti guadagnano più di 20″ mentre il vantaggio dei sei fuggitivi scende prepotentemente. Inizia l’ultima ascesa a Rocca delle Caminate e in testa alla corsa rimane solamente il francese Elissonde (Team Sky), ma il gruppo tirato dal Team Movistar non concede tregua. A 20 km dal traguardo il plotone torna compatto e si allunga notevolmente grazie anche al forcing del Team Sky. Al GPM passa per primo il colombiano Johnatan Canaveral (Coldeportes) sul connazionale Winner Anacona (Team Movistar) e l’australiano Damien Howson (Mitchelton-Scott). Il gruppo è sempre molto allungato e si riduce a circa 50 corridori. Si alternano diverse squadre a prendere in mano le redini della corsa, tra cui anche l’Androni Sidermec. La volata sembra quasi scontata, prova un allungo il russo Evgeny Shalunov (Gazprom-RusVelo), ma nulla può davanti alla rimonta immediata da parte del gruppo. Parte lo sprint che registra il trionfo del giovane Simone Velasco.

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Foto: Twitter Neri Sottoli

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