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Foto: kovop58 Shutterstock.com
Si è conclusa con il trionfo di Julian Alaphilippe la Strade Bianche 2019, tredicesima edizione della corsa ciclistica toscana entrata ormai di diritto tra gli appuntamenti più attesi del panorama internazionale. Lo spettacolare tracciato disegnato nella campagna senese e l’arrivo in Piazza del Campo hanno entusiasmato tifosi e appassionati. Il corridore transalpino della Deceunicnk-QuickStep ha avuto la meglio al termine di uno spettacolare duello con il danese Jakob Fuglsang (Astana), mentre al terzo posto ha chiuso un encomiabile Wout van Aert (Jumbo-Visma). Mai realmente in gara per un piazzamento di prestigio Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Gianni Moscon (Team Sky), le principali speranze italiane alla vigilia.
PAGELLE STRADE BIANCHE 2019
Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), 10: vincere non è mai semplice e vincere da favorito lo è ancora meno. Il corridore francese però è riuscito a farlo alla sua maniera, con una corsa di infinita astuzia tattica e di grandissima classe. Perfetto nel cogliere il momento giusto e nel seguire l’attacco di Fuglsang nel tratto di Montaperti. Cinico e spietato nell’incollarsi alle ruote del danese e nel beffarlo sul traguardo finale facendo valere il proprio spunto veloce. Gara impeccabile.
Jakob Fuglsang (Astana), 8,5: ancora un piazzamento per il corridore del team kazako, sempre alla ricerca della prima vittoria in carriera in una classica. Il 33enne danese dimostra di avere una marcia in più rispetto alla concorrenza salutando il gruppo a 23 km dall’arrivo, quindi prova in tutti i modi a liberarsi di Alaphilippe ma senza successo. Encomiabile l’ultimo attacco sullo strappo conclusivo di Santa Caterina. Generosità da vendere, difficile pensare avrebbe potuto fare di più.
Wout van Aert (Jumbo-Visma), 8: il fuoriclasse del ciclocross non è più una sorpresa. Il belga chiude per il secondo anno consecutivo sul terzo gradino del podio, dimostrandosi l’unico in grado di tenere il ritmo dei due protagonisti di giornata. Si conferma un prospetto di notevole interesse per le prossime stagioni considerata anche la giovane età (24 anni) e la poca esperienza nei grandi appuntamenti del ciclismo su strada.
Zdenek Stybar (Deceuninck-QuickStep), 7: trionfatore la scorsa settimana alla Omloop Het Nieuwsblad, il corridore ceco veste per una giornata i panni dello stopper e lavora alla perfezione per il compagno di squadra impedendo al gruppo degli inseguitori di rientrare sulla testa. Si toglie anche la soddisfazione del quarto posto, a dimostrazione di un ottimo stato di forma.
Greg van Avermaet (CCC), 6: il belga era l’altro grande favorito della vigilia insieme ad Alaphilippe ma non è riuscito a cogliere il momento giusto. Molto generoso nella prima parte della corsa e determinante nel fare selezione. Perde poi le ruote di Fuglsang e deve accontentarsi della quinta posizione sul traguardo.
Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), 6: seconda gara stagionale e nuovi segnali incoraggianti per il fuoriclasse azzurro, sicuramente ancora molto lontano dalla migliore condizione. Lo Squalo perde contatto dai protagonisti nel momento più importante della corsa, ma disputa comunque una prova sufficiente. Nella seconda parte di stagione si peserà il vero Nibali.
Gianni Moscon (Team Sky), 5,5: praticamente non pervenuta l’altra grande speranza della vigilia per l’Italia. Il trentino non dà mai l’impressione di potersi giocare qualcosa di importante; unica attenuante la caduta allo UAE Tour che evidentemente deve aver lasciato il segno.
Diego Rosa (Team Sky), 7: Dopo una serie di stagioni in secondo piano, il corridore piemontese vive una giornata da protagonista animando la fuga di giornata e rimanendo da solo in testa alla corsa fino al ricongiungimento.
Alberto Bettiol (EF Education First), 6,5: peccato davvero per il 25enne toscano, avvantaggiato sicuramente dalla conoscenza diretta delle strade della corsa. L’azzurro era infatti riuscito a rimanere a contatto con i migliori dopo l’allungo decisivo, ma è stato tradito dai crampi. Difficilmente avrebbe potuto giocarsi la vittoria, ma un piazzamento di prestigio sarebbe forse stato alla portata.
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roberto.pozzi@oasport.it