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Superbike, GP Thailandia 2019: Jonathan Rea vuole tornare a vincere, Alvaro Bautista a caccia di conferme dopo il tris australiano

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Il Mondiale Superbike 2019 è finalmente cominciato tre settimane fa a Phillip Island (Australia) con il dominio assoluto del rookie spagnolo Alvaro Bautista, mentre nel prossimo weekend andrà in scena il Gran Premio della Thailandia, secondo round stagionale per il campionato dedicato alle moto derivate di serie. La lotta per il titolo iridato si è subito infiammata in Australia ed ora l’attesa per il secondo capitolo della sfida tra Alvaro Bautista (Ducati) e Jonathan Rea si fa sempre più fervente con il quattro volte campione iridato della Kawasaki che proverà a sbloccare la casella delle vittorie di manche in stagione per lanciare un segnale di forza al rivale diretto e per ritrovare lo stesso stato di grazia raggiunto nella seconda parte dello scorso campionato, in cui ha collezionato la bellezza di 11 successi di manche consecutivi.

La striscia è stata interrotta proprio in occasione di gara-1 a Phillip Island 2019 dalla strepitosa performance del binomio Bautista-V4 R, capace di rifilare distacchi abissali agli avversari per poi ripetersi anche nella neonata Superpole race ed in gara-2. Il distacco in classifica tra i due è ancora molto risicato (13 punti) grazie alla costanza di rendimento del campione in carica Rea (tre volte 2°), ma se era risaputo che il tracciato aussie potesse favorire le caratteristiche della Ducati (trionfatrice anche l’anno precedente con Marco Melandri alla guida) rispetto alla casa nipponica, è altrettanto chiaro guardando i numeri che la pista di Buriram possa ribaltare i valori in campo.

Nelle 8 gare disputate in Thailandia dal 2015 ad oggi, la Kawasaki ne ha portate a casa ben 7 di cui 6 con il fuoriclasse britannico Jonathan Rea (l’altra fu vinta nel 2016 in gara-2 dall’ex compagno di squadra Sykes). In gara-2 della passata stagione si impose il ducatista britannico Chaz Davies, il quale proverà a bissare quell’affermazione riscattando il pessimo weekend d’esordio in Australia, mentre Rea si dovette accontentare di un deludente quarto posto (una delle sole tre gare senza podio nell’arco dell’intero Mondiale) alle spalle anche delle due Yamaha di Michael Van der Mark ed Alex Lowes, possibili outsider anche per le gare di questa stagione.

 

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Foto: Valerio Origo

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