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Tennis, Djokovic e Federer contro il nuovo centrale di Miami “Troppo lento, rumoroso e buio”

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Gli statunitensi, com’è ben noto, amano sempre fare le cose in grande nello sport, cercando il massimo della spettacolarità, anche a livello di campo da gioco. Ne è stato un fulgido esempio la decisione di spostare l‘ATP Master 1000 di Miami dal solito Crandon Park di Key Biscane fino all’avveniristico Hard Rock Stadium, casa dei Miami Dolphins della NFL. Uno stadio da oltre 64mila spettatori, riadattato ad un centrale per il tennis da circa 14mila che troneggia sugli altri campi, ricavati dal parcheggio dell’impianto della Florida.

Un impatto visivo meraviglioso, ovviamente, con la colorazione blu-mare dei Dolphins che domina la scena. Ma, i protagonisti. I giocatori. Cosa ne pensano dell’Hard Rock Stadium? Secondo quanto sottolineato da Novak Djokovic e Roger Federer, non propriamente gli ultimi della classe, dall’alto dei loro 35 titoli del Grande Slam, il nuovo centrale di Miami lascia parecchio a desiderare.

“A Key Biscane dominavano vento e umidità – spiega Djokovic dopo il sofferto match contro Federico Delbonis, come riportato dal sito UbiTennis.comAll’Hard Rock Stadium siamo all’interno di un impianto immenso e sembra di giocare indoor, dato che il vento non si sente. Come se non bastasse, dopo le ore 13.00 il sole sparisce e la situazione vira sul buio. È perfetto per giocare a tennis, ma l’assenza di sole e vento rendono le condizioni un po’ più lente. Non è facile sfondare con un solo colpo. Bisogna avere più pazienza e faticare per ottenere il punto”. 

Anche Roger Federer non promuove a pieni voti il nuovo centrale, anzi, e punta l’indice su ulteriori aspetti, come riportato dal sito UbiTennis.com. “C’è un po’ di rumore nello stadio. Penso sia a causa della grandezza e dell’impianto di ventilazione. È un po’ strano per il tennis. Ma a volte si sente nei campi indoor. Non è qualcosa quindi di completamente nuovo. Mi è già capitato e mi sono adattato rapidamente. Le ombre non sono un grande problema, anche se la luce dura veramente poco. Per il resto è un posto molto grande. Gli spalti sono enormi. È insolito per noi”.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Gregory Reed / Shutterstock.com

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