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Tennis, Roger Federer: “Punto a vincere tornei, il numero 1 del mondo è lontano dalle mie possibilità attuali”

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Roger Federer non smette mai di stupire e conquista la 50esima finale di un Masters 1000 in carriera a Miami (Stati Uniti), dando l’assalto al suo 101° successo di un torneo. Lo svizzero ha regolato in due set 6-2 6-4 il giovane canadese Denis Shapovalov (n.23 del ranking) in 1 ora e 14 minuti di gioco. Una partita nella quale il campione elvetico ha dato libero sfogo al suo talento, annichilendo il giovane rivale e guadagnandosi il quinto atto conclusivo in Florida. Lo attende ora il campione in carica John Isner e Roger è in vantaggio 5-2 nel computo dei precedenti contro il tennis americano.

Mi sono divertito, ho giocato bene. Dovevo esprimermi al meglio perché altrimenti Shapovalov mi avrebbe messo in seria difficoltà. Non dovevo dagli ritmo – spiega il rossocrociato nella conferenza stampa post match – E’ stata una partita di ottimo livello, sono molto soddisfatto. Non penso che Denis non avesse nulla da perdere, era comunque una semifinale e poi ormai le persone si aspettano sempre qualcosa da lui“, ha sottolineato il n.5 ATP.

Guardando al futuro della sua attività agonistica, Federer ha ammesso: “In questa fase della carriera conta più vincere tornei. Diventare numero uno è molto complicato, dovrei giocare tre Slam a questo livello nello stesso anno. Penso che non sia ragionevole alla mia età. Se dicessi che la vetta del ranking è un mio obiettivo, non sarei onesto con me stesso“. E poi guardando alla finale contro Isner, il suo parere è stato piuttosto chiaro: “Contro di lui, la prima cosa da fare è cercare di colpire la palla e mandarla al di là della rete. Non è assolutamente facile rispondere al suo servizio e spesso bisogna scegliere il lato giusto del campo per sperare di ribattere“.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com

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