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Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com
Si è conclusa con la cronometro individuale di San Benedetto del Tronto la Tirreno-Adriatico 2019. La corsa a tappe italiana, uno degli appuntamenti più attesi della prima parte della stagione ciclistica internazionale, ha regalato spettacolo e incertezza fino all’ultimo istante. La vittoria dello sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) sul britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott) per un solo secondo ha posto fine ad uno spettacolare duello, sicuramente il piatto forte della 54^ edizione della Corsa dei due mari. Numerosi sono stati però gli elementi di interesse evidenziati nell’ultima settimana di corsa, dal ritardo di condizione di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) alla definitiva consacrazione di un indiscutibile fuoriclasse come il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), senza dimenticare la piacevole sorpresa rappresentata da Alberto Bettiol (EF Education First).
Necessario però prendere le mosse dal vincitore. L’incredibile storia del 29enne sloveno, che ha cominciato la sua carriera di sportivo nella disciplina del salto con gli sci, è ormai nota e Primoz Roglic non rappresenta più un nome nuovo nel panorama internazionale. L’inizio di stagione del corridore della Jumbo-Visma è stato però a dir poco sorprendente, con due successi nelle due corse a tappe disputate: l’UAE Tour e la Tirreno-Adriatico. Lo sloveno si è dimostrato un atleta completo, capace di resistere sulle salite più impegnative, dotato di ottimo spunto veloce e decisamente competitivo a cronometro. Con questa vittoria Roglic non può più nascondersi e sarà sicuramente uno degli uomini più attesi nel prossimo Giro d’Italia. La beffarda sconfitta nel finale non deve poi far passare in secondo piano l’eccellente settimana del britannico Adam Yates, apparso in netta crescita rispetto alla scorsa stagione soprattutto quando la strada comincia a salire.
Sicuramente in ombra rispetto alle attese invece Vincenzo Nibali, apparso sin dalla cronometro a squadre inaugurale ancora lontano dalla forma migliore. Nessun campanello d’allarme comunque per il corridore siciliano che si è sottoposto ad importanti carichi di lavoro nella stagione invernale e che pian piano sta cominciando a ritrovare le sensazioni giuste. Difficilmente il fuoriclasse italiano sarà competitivo già alla Milano-Sanremo, ma il 15° posto nella classifica generale rappresenta un risultato incoraggiante in vista del Giro d’Italia, primo grande obiettivo della stagione. Discorso analogo per l’olandese Tom Domoulin, apparso però più avanti a livello di condizione come ha dimostrato con il quarto posto complessivo. Notizie preoccupanti invece per Gianni Moscon. Il corridore trentino del Team Sky è stato costretto al ritiro nella seconda tappa e sembra non aver recuperato dalla caduta all’UAE Tour. L’obiettivo sarà quello di ritrovare la condizione migliore per le classiche del Belgio, dove sarà l’uomo di punta della formazione britannica.
La notizia migliore in chiave Italia è senza alcun dubbio il ritorno su ottimi livelli di Alberto Bettiol. Dopo due stagioni complicate da infortuni e problemi fisici, il corridore toscano ha cambiato squadra e si è accasato alla EF Education First. Terzo sull’arrivo di Pomarance, sesto a Fossombrone e secondo nella cronometro di San Benedetto del Tronto, Bettiol ha chiuso la Tirreno-Adriatico in undicesima posizione, a 3’28” da Roglic. Al di là del risultato finale, l’aspetto che ha colpito maggiormente è stato la capacità del 25enne italiano di essere competitivo su terreni differenti, una caratteristica che nella prima parte della sua carriera lo aveva indicato come prospetto di grande interesse per le corse a tappe e che sembrava aver smarrito nelle ultime stagioni. L’altra nota lieta della settimana è stata il secondo posto di Davide Cimolai nella tappa di Jesi.
L’uomo copertina della Tirreno-Adriatico 2019 è stato però Julian Alaphilippe. Il corridore transalpino non aveva mai vinto una corsa in Italia prima di questa stagione e nel giro di poco più di una settimana ha conquistato prima la Strade Bianche, quindi due successi di tappa consacrandosi come uno dei principali talenti del ciclismo internazionale. Di fronte ad un simile stato di forma, impossibile non considerare il francese della Deceuninck-QuickStep tra gli uomini più attesi in occasione della Milano-Sanremo, dove ci sarà anche il compagno di squadra Elia Viviani. La presenza di due corridori competitivi renderà sicuramente intrigante il piano tattico della formazione belga per la Classica di Primavera.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com