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Foto: Christopher Halloran / Shutterstock.com
Mancano ormai meno di due anni alla 36^ edizione della America’s Cup, in programma ad Auckland (Nuova Zelanda) nel marzo 2021. L’avvicinamento all’attesissimo appuntamento si sta rivelando però molto più complesso del previsto, tra ritardi nella realizzazione tecnica delle nuove imbarcazioni (l’inedita classe AC75) e soprattutto grande incertezza sulle candidature presentate negli ultimi mesi da alcuni nuovi sfidanti. Considerata la situazione estremamente caotica, ci sembra opportuno fare il punto della situazione e provare a mettere ordine in vista delle prossime fondamentali tappe verso la America’s Cup 2021.
Il detentore del trofeo è Emirates Team New Zealand, team di proprietà di Grant Dalton che gareggia sotto le insegne del celebre Royal New Zealand Yacht Squadron di Auckland. La prima imbarcazione a lanciare la sfida ai campioni in carica è stata l’italiana Luna Rossa, diventata così il COR (Challanger of Record). Nel mese di novembre sono poi scadute le iscrizioni alla Prada Cup, la competizione in programma ad inizio 2021 che decreterà il nome dell’unica avversaria del team neozelandese. Soltanto altre due squadre hanno presentato la richiesta di partecipazione nei tempi previsti e sono quindi certe di prendere parte alle regate: gli statunitensi di American Magic e i britannici di Ineos Team UK.
Importanti incognite interessano invece altre tre formazioni, entrate in corsa proprio allo scadere dei tempi previsti e grazie al pagamento di tasse di iscrizione aggiuntive: Malta Altus, Stars&Stripes Team USA e DutchSail. Dopo liti e polemiche tra Team New Zealand e Luna Rossa circa la possibilità di accogliere queste nuove candidature, defender e COR hanno raggiunto un accordo concedendo alle tre formazioni di proseguire nel loro programma di pianificazione e di sviluppo dell’imbarcazione. La questione però non sembra essere conclusa perché sia gli olandesi sia gli statunitensi sembrano avere grosse difficoltà economiche nel raccogliere il budget e la loro presenza è ancora in forte dubbio. Discorso differente per la candidatura maltese, nata su iniziativa dell’imprenditore italiano Pasquale Cataldi con l’appoggio del governo dell’isola. Le crisi politiche che hanno colpito Malta però hanno fatto saltare l’accordo e la situazione pare piuttosto critica anche per il terzo late challenger.
La decisione di accogliere le nuove sfide ha portato necessariamente ad uno slittamento in avanti del calendario internazionale. La presentazione ufficiale della Prada Cup 2021 svoltasi a Montecarlo nel novembre dello scorso anno aveva annunciato anche la prima tappa delle America’s Cup World Series, in programma a Cagliari nell’ottobre 2019. La partecipazione all’appuntamento è però obbligatoria per mantenere il diritto di prendere parte alla Prada Cup e dunque l’evento sarà sicuramente posticipato (probabilmente alla primavera del 2020) per permettere anche ai nuovi sfidanti di completare la realizzazione delle rispettive imbarcazioni. Nei prossimi mesi giungeranno sicuramente comunicazioni più precise, ma al momento dubbi e incertezze sembrano dominare la scena nell’avvicinamento alla America’s Cup 2021.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Christopher Halloran / Shutterstock.com
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