Pallavolo

Volley, rivoluzione tv: la Nazionale italiana verrá trasmessa in streaming su DAZN? Tutte le indiscrezioni, addio Rai?

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Non è ancora ufficiale ma le indiscrezioni delle ultime ore vanno tutte in quella direzione. I diritti delle prossime Nations League (per intenderci le vecchie World League e Gran Prix) di pallavolo dovrebbero essere stati acquisiti da DAZN che dunque trasmetterà in modalità streaming tutte le partite di maggio, giugno e luglio delle due nazionali italiane di volley.

Rivoluzione? Non proprio, visto che la vecchia World League fu trasmessa per un lungo periodo da Sky (tv a pagamento) che metteva in onda anche altre sfide che non vedevano in campo l’Italia, senza arrivare agli eccessi della tv a pagamento via satellite polacca Cyfrowny che trasmetteva tutte le partite in diretta su diversi canali, con una programmazione ampissima che parte in piena notte con le partite in Oriente o in America e si chiude in serata con le sfide europee.

Di sicuro la polemica impazza perchè, dopo i numeri impressionanti della Nazionale in prima serata dello scorso anno prima con i Mondiali maschili in Italia e poi con quelli femminile, chiusi con la finale persa contro la Serbia in Giappone, si aspettava uno sforzo della Federazione italiana per favorire la messa in onda delle sfide primaverili ed estive della Nazionale azzurra in chiaro e accessibile a tutti. Può anche darsi che lo sforzo ci sia stato ma DAZN è una Tv commerciale e sta facendo la sua corsa, cercando di accaparrarsi eventi che siano interessanti per penetrare sempre più nel tessuto degli appassionati sportivi italiani. La pallavolo è stata individuata dalla Tv in streaming (di proprietà della società londinese Perform Group che in questi giorni aprirà una sede anche in Spagna con l’avvio delle trasmissioni previsto a brevissimo) come brand trainante: da novembre, infatti, DAZN trasmette in diretta e in esclusiva le sfide delle squadre italiane di club impegnate in Champions League maschile e femminile. 

Un impegno importante che ha sicuramente avvicinato gli appassionati a questa emittente che ha strappato i diritti della coppa europea più importante non alla Rai ma a Sky che li deteneva da qualche anno e che sviluppava numeri sensibili soprattutto dalla fase ad eliminazione in poi e dunque ha mollato la presa senza opporre troppa resistenza. 

Al momento solo la Nations League sembra nel mirino di DAZN che, si spera, in caso di conferma, ne darà copertura adeguata, trasmettendo anche qualche incontro interessante tra Nazionali straniere, mentre per gli Europei e i tornei di qualificazione olimpica tutto è ancora da vedere e c’è da pensare (sperare?) che la Rai faccia valere la sua funzione di servizio pubblico per accaparrarsi i diritti e mandare in onda le partite in chiaro su Raisport o addirittura su una delle due reti ammiraglie come accadde per i Mondiali dello scorso anno. Nel frattempo gli appassionati si mettono in attesa e la notizia più importante da sapere è che DAZN può essere vista in streaming sia sui dispositivi mobili (smartphone e tablet), sia su desktop, sia in Tv se si è dotati di SkyQ con l’apposita app già compresa nel software, oppure con un semplice apparecchio Chromecast, al presso di 9.99 euro al mese. 

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1 Commento

  1. Nany74

    3 Marzo 2019 at 13:12

    Faccio una riflessione molto personale, stimolata istantaneamente dal titolo del post: chi, come me, abita in paesi non ancora raggiunti dalla fibra è condannato ad usufruire di questi contenuti in streaming utilizzando una banda che, per quanto larga, non è paragonabile alle velocità delle altre connessioni e quindi bisogna rassegnarsi ad una qualità inferiore. E’ pur vero che, la cosiddetta “alta definizione” televisiva è, di fatto, equiparabile alla “bassa definizione” dello streaming di DAZN, per cui, almeno in teoria, tutti, anche chi ha una 7.2 Mbit come me, hanno la possibilità di godere di questi contenuti. Al di là del fatto che una persona potrebbe anche non avere una connessione ADSL fissa, quello che più mi fa pensare è il motivo per cui tutte queste manifestazioni stanno sparendo dalla tv in chiaro. Probabilmente la Rai non fa offerte sufficientemente appetibili, oppure DAZN fa offerte “che non si possono rifiutare”…ma quello che mi viene sempre da pensare di prima botta è che si cerchi di mungere la mucca prima ancora di averla ingrassata. Non so quali siano i numeri della LVT della lega femminile, ma non sono così certo che siano riusciti a coprire le spese: quello che voglio dire, in due parole, è che la pallavolo si è ritagliata, con molta fatica, un posto tra gli sport che contano e lo ha fatto anche grazie alla visibilità data dai canali gratuiti. Manco finito di dirlo e ci tocca subito abbonarci ad un servizio che offre 5.000 partite di calcio (di cui non mi frega un cazzo di niente) e 10 partite di volley che, di fatto, costano quasi come andarle a vedere in palazzetto. Sia chiaro che non ce l’ho con DAZN, Sky o chi per loro: sono tv commerciali e fanno il loro lavoro. Ce l’ho con chi non vede l’ora di monetizzare la fama, andando beatamente in c…o a tutti gli appassonati che non si sono mai staccati dalle tv durante le partite che nessuno guardava. Questo lo trovo quanto meno subdolo da parte di chi deve vendere i diritti tv. Posso solo augurarmi che queste presunte vendite si rivelino un FIASCO totale, così almeno quelle quattro cariatidi che governano questo sport si porteranno a casa una meravigliosa figura da chiodi, di quelli che fanno la carità ai grandi gruppi. Il volley non sarà MAI il clacio, in nessun senso…buono o cattivo che sia. Per quanto mi riguarda questo accordo sancirà il fatto che non guarderò più la nazionle durante l’estate, a meno che, questi famigerati servizi, non mettano a disposizione una visione per singolo evento, senza bisogno di prendere un abbonamento di base. La speranza è di non essere il solo a pensarla così. Per fortuna che OA continua sempre ad aggiornarci con tutte le notizie in tempo reale!!!

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