Ciclismo

Amstel Gold Race 2019: il percorso ed i punti chiave. I possibili scenari tattici

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Tutto pronto per una domenica pasquale all’insegna del grande spettacolo delle Ardenne: sono cambiati gli scenari per il calendario del ciclismo internazionale, si è passato dalle pietre alle côtes. In programma l’Amstel Gold Race 2019: strade strette e strappi, per una corsa spesso aperta a diverse soluzioni. Da un paio di anni il percorso è stato praticamente rivoluzionato, a differenza di quanto succedeva in precedenza, i corridori sono costretti a far la differenza molto lontani dal traguardo senza dover aspettare gli ultimi chilometri.

Come abbiamo visto nelle ultime due edizioni, il finale agevole, che sulla carta potrebbe facilitare la gara e aprire la contesa anche a coloro che faticano sulle salite, ha avuto l’effetto opposto, ovvero portare gli uomini adatti alle salite ad attaccare da lontano sfruttando il terreno favorevole prima di trovarsi in una fase in cui non era più possibile fare la differenza. Ma quali saranno i punti chiave ed i possibili scenari tattici?

Il punto ideale, guardando il percorso, lo possiamo identificare tra il Kruisberg e il Keutenberg, tra i meno 37 e i meno 30 chilometri all’arrivo. Una serie di salite in rapida successione, dove è possibile attaccare e incrementare sul gruppo, proprio grazie al terreno accidentato. Quasi impossibile attaccare prima, nonostante i tanti strappi in programma: c’è ancora troppo spazio per rientrare per il plotone.

Il secondo punto cruciale sarà, ovviamente, il Cauberg, la salita più attesa che verrà affrontata ben tre volte ma non più come punto di arrivo come nelle tante edizioni passate. Scollinamento a circa 18 chilometri dal traguardo, 900 metri al 7,5%, qualcuno proverà sicuramente a muoversi per portar via un gruppetto o andare avanti in solitaria. Occhio che non sarà finita lì: Geulhemmerberg (1000 metri al 6,2%) e Bemelerberg (900 m al 4,6%), con scollinamento a 7 dall’arrivo: da lì in poi tutta pianura, i giochi saranno praticamente fatti.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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