Seguici su

Ciclismo

Amstel Gold Race 2019: Mathieu van der Poel si impone in un finale clamoroso, impresa da fenomeno. Alaphilippe spreca tutto

Pubblicato

il

Un finale che rimarrà impresso davvero per anni. Mathieu van der Poel riporta l’Olanda a trionfare nella classica più importante per i Paesi Bassi, l’Amstel Gold Race, e lo fa con un’impresa eccezionale, timbrata con la maglia di campione nazionale. Sul traguardo di Valkenburg, posto 258 km e 35 côtes dopo la partenza di Maastricht, il ciclocrossista si inventa un numero pazzesco: raggiunge la coppia formata da Fuglsang ed Alaphilippe a 300 metri dal traguardo, quando i due sembravano lanciati verso lo sprint finale, e li brucia con una volata da fenomeno. È definitivamente nata una stella per quanto riguarda il ciclismo su strada.

Undici uomini all’attacco nella prima fase di gara: Michael Schär (CCC Team), Nick van der Lijke (Roompot-Charles), Paolo Simion (Bardiani-CSF), Julien Bernard (Trek-Segafredo), Thomas Sprengers (Sport Vlaanderen Baloise), Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen Baloise), Grega Bole (Bahrain-Merida), Jimmy Janssens (Corendon-Circus), Tom Van Asbroeck (Israel Cycling Academy), Marco Minnaard e Jerome Baugnies (Wanty-Gobert). Il plotone come di consueto non si è preoccupato dei fuggitivi, lasciando addirittura otto minuti di margine.

Ovviamente mano a mano, con il passare dei chilometri, il gruppo si è riavvicinato ai corridori al comando. Il primo scossone è arrivato a 43 chilometri all’arrivo: sul Gulterperg attacco a sorpresa di Mathieu van der Poel, campione olandese, uno dei favoriti della vigilia. A ruota del capitano della Corendon-Circus si è piazzato Gorka Izagirre (Astana), che ha costretto il padrone di casa a desistere. Successivamente il momento del Kruisberg: fuggitivi raggiunti, si sono mossi a sorpresa i Deceunick-Quick Step con Julian Alaphilippe in prima persona. Alle spalle del fenomenale transalpino anche Matteo Trentin, Jakob Fuglsang, Michal Kwiatkowski e Michael Woods.

Davanti si sono ritrovati in due: Fuglsang e Alaphilippe, con la coppia formata dal campione d’Europa Trentin e dal campione polacco Kwiatkowski ad inseguire, anche a distanza breve, senza però riuscire a rientrare. Grande accordo per il duo al comando, con il gruppo che non è riuscito a controllare la corsa, rimanendo staccato di oltre un minuto. Scatti e controscatti da dietro: i più attivi Maximilian Schachmann (Bora-hasngrohe) e il solito van der Poel.

Clamoroso ciò che è accaduto negli ultimi cinque chilometri: i primi due si sono praticamente fermati, guardandosi in faccia e gestendosi, ma da dietro sono arrivati tutti gli inseguitori. Il primo a rientrare è stato Kwiatkowski che ha provato a partire al contrattacco, alle sue spalle però è spuntato un vero e proprio fenomeno: van der Poel ha lanciato a 300 metri dal traguardo il suo sprint bruciando nettamente tutti gli avversari, un finale davvero epico. Beffata la coppia Fuglsang-Alaphilippe, un errore davvero mostruoso per i due. Seconda posizione per Simon Clarke (EF Drapac), terza per il già citato Fuglsang. Nella top-10 Alessandro De Marchi (CCC), settimo, e Matteo Trentin (Mitchelton-SCOTT), decimo.

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: By Spotter2Own work, CC BY-SA 4.0, Link

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità