Ciclismo
Andrea Vendrame, l’italiano che brilla in Francia. “Sono corse imprevedibili come me. Ma adesso voglio una tappa al Giro”
Andrea Vendrame è un giovane corridore da record, forse un po’ sottovalutato dal punto di vista delle attenzioni. Lunedì 22 aprile, infatti, il ventiquattrenne dell’Androni Giocattoli-Sidermec ha fatto sua la Tro-Bro Léon, ovvero la “piccola Parigi-Roubaix” per come viene definita dai francesi, entrando nella storia della corsa bretone come primo italiano salito sul gradino più alto del podio. La Tro-Bro Léon è una semi classica poco conosciuta e talvolta disertata dai big, ma che in realtà è una gara veramente d’altri tempi. È una corsa dal fascino antico, rurale, unica nel suo genere, con dislivelli esigenti, pavé e ben 25 tratti sterrati percorsi anche in zone isolate tra i campi. Insomma, una gara difficile da amministrare e che ti resta nelle gambe. Ma tutto questo non è accaduto al giovane Andrea, che è stato il più forte di tutti in quella Francia che ama tanto, che continua a regalargli tante soddisfazioni e dove ha raggiunto tutti e tre i suoi successi in carriera: la prima nel 2017 e la seconda lo scorso 12 aprile al Circuit Cycliste Sarthe; senza contare i numerosi podi e piazzamenti. A quanto pare l’Italia ha trovato un giovane di belle speranze in grado di farsi valere oltralpe, e che sembra intenzionato a proseguire inseguendo questa “fortuna”, anche se il sogno è quello iniziare a dimostrare qualcosa di buono nelle corse di casa.
Tracciamo assieme un bilancio di questa prima parte di stagione.
“Questa prima parte di stagione è stata molto positiva. Ho conquistato due vittorie in terra francese, un secondo ed un terzo posto, oltre a diversi piazzamenti. Non posso lamentarmi”.
“Ogni anno si ricerca sempre la perfezione, quindi anche i minimi particolari vanno aggiustati. Per questo ringrazio Faresin che mi segue sin da quando correvo per la Zalf. In questo 2019 ho iniziato a gareggiare già a gennaio in Gabon, quindi abbiamo scelto di anticipare i tempi della preparazione rispetto gli anni passati. Inoltre, avendo partecipato al Giro d’Italia l’anno scorso, riesco a percepire sensazioni più immediate sul mio fisico”.
“Queste due vittorie in Francia mi hanno lasciato il sorriso e molta più sicurezza sulle mie potenzialità. Quando la vittoria arriva ti senti premiato per tutti i sacrifici che fai ogni giorno, ed è bellissimo”.
“Da inizio stagione il team ha voluto cercare il risultato migliore in tutte le competizioni, per ottenere il massimo punteggio per la classifica a squadre Professional. Io mi sono prefissato come obiettivo principale della stagione la campagna francese. Mi piace correre in Francia”.
“Le corse in Francia mi piacciono perché sono molto imprevedibili, un po’ come me. Non hanno una regola scritta e questo mi diverte. Sono corse nervose, con molti strappi in salita e quindi adatte alle mie caratteristiche”.
“Ho fatto quarto con la Nazionale nel 2016 alla Coppa Sabatini, quando ero ancora un Under 23. Adesso che sono professionista punto a vincerla. Ovviamente una tappa al Giro d’Italia è un obiettivo che voglio raggiungere”.
“Dire l’Amstel Gold Race. E’ il mio sogno sin da quando ero piccolo. Mi affascina molto e un giorno spero di essere al via di questa Classica”.
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Foto: Profilo Twitter Androni Giocattoli-Sidermec