Atletica
Atletica, Filippo Tortu: “Non vedo l’ora di correre i 200. Io come Valentino Rossi? Lo dice papà”
Filippo Tortu si trova in raduno a Roma dove si sta preparando per i Mondiali di staffette che andranno in scena a Yokohama nel weekend dell’11-12 maggio. Sta per incominciare la stagione all’aperto, il brianzolo si cimenterà sui 100 e 200 metri con l’obiettivo di essere grande protagonista ai Mondiali di Doha, nelle ultime settimane si è allenato a Tenerife e sembra essere tirato a lucido per vivere un’annata importante come ha dichiarato in un’intervista concessa al Corriere dello Sport: “Voglio migliorare il mio personale, che nel mio caso vuol dire tornare sotto i 10 secondi sui 100 ma è difficile riuscirci già a inizio stagione“.
Il 20enne tornerà a correre anche sul mezzo giro di pista: “L’ultima volta che ho corso i 200 è stato venti mesi fa, alle semifinali dei Mondiali di Londra: sono ansioso di vedere cosa sarò capace di fare al Golden Gala del 6 giugno. All’Olimpico ho bei ricordi su questa distanza: due anni fa corsi in 20.34 che è tuttora il mio personale. Si tratta di una distanza misteriosa, dove però ho più margini di crescita. Non voglio fare previsioni, devo prima fare il personale e poi trovare la formula giusta per la gara perfetta. Ho tanta voglia di tornare sui 200“. L’esordio sui 100 è previsto il 24 maggio a Rieti ma prima ovviamente spazio alle staffette a Yokohama: “C’è ottimismo all’interno del gruppo della 4×100: fino a domenica lavoreremo tutti insieme, ci teniamo a fare bene in vista dei Mondiali e delle Olimpiadi“.
Tortu ha annunciato di essere più avanti in quasi tutto rispetto al 2018 e racconta il suo stage all’estero: “Abbiamo trascorso due settimane a Tenerife: mi allenavo due volte al giorno allo stadio Dominguez, la mattina in pista e il pomeriggio in palestra. Ci siamo potuti confrontare con chi va più forte di me: i britannici Prescod e Ujah“. Il suo allenatore è papà Salvino il quale ha dichiarato che il giovane velocista assomiglia a Valentino Rossi nella messa a punto del motore: “Questo accostamento mi lusinga. Ammiro molto Vale, a 40 anni è ancora pieno di entusiasmo e continua a gareggiare ad alti livelli. Vuol dire che ho messo a frutto gli insegnamenti di papà: tra di noi c’è telepatia in allenamento“.
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Foto: FIDAL/Colombo