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Basket, Dirk Nowitzki annuncia il ritiro davanti al suo pubblico. Questa notte l’ultima gara della stella dei Dallas Mavericks
C’è stato un momento, quattro anni fa, in cui si è prefigurato ciò che si sarebbe potuto vedere nel momento in cui Dirk Nowitzki avrebbe dato l’addio alla pallacanestro. Europei 2015, Germania-Spagna è appena finita: si sa già che WunderDirk è all’ultima con la maglia della sua Nazionale. La Germania perde e viene eliminata, e proprio a Berlino. Il pubblico presente tributa un lungo applauso al suo idolo, lui risponde ricambiandolo e inchinandosi di fronte ai suoi connazionali.
A quasi quattro anni di distanza, il momento del ritiro è arrivato. Nowitzki l’ha annunciato dopo la fine della partita disputata nell’appena passata notte NBA tra i suoi Dallas Mavericks e i Phoenix Suns. In campo, però, ha voluto salutare i propri tifosi da par suo, assieme al suo erede designato che risponde allo sloveno nome di Luka Doncic: 30 punti, 8 rimbalzi, 3 assist. La sua ultima partita sarà quella di stanotte, contro i San Antonio Spurs.
Sarebbero infiniti i primati di Nowitzki da citare. Con 31.540 punti è al sesto posto tra i più prolifici di sempre nella lega professionistica americana, ed è anche uno dei soli tre giocatori ad aver assommato 30.000 punti, 10.000 rimbalzi, 3.000 assist, 1.000 palle rubate e 1.000 stoppate. In NBA non c’è nessuno che abbia giocato per 21 stagioni con la stessa casacca, e si potrebbe andare avanti ancora per diverso tempo a citare, uno per uno, tutti i record del tedesco.
Questi i riconoscimenti e titoli conseguiti con i Dallas Mavericks: titolo NBA nel 2011, in cui è stato nominato MVP delle Finals; MVP della stagione regolare nel 2007, 14 volte All Star, 4 volte nel primo quintetto di tutta la lega, vincitore della gara del tiro da tre nell’All Star Game 2006. Con la Germania ha vinto il bronzo ai Mondiali 2002, di cui è stato MVP e top scorer, poi è stato argento agli Europei 2005, partecipando a tutte le grandi manifestazioni con la Nazionale tedesca fino al 2015.
Più di qualsiasi cosa, però, verrà ricordata la sua tecnica di tiro, perfetta nella sua imperfezione, che gli ha consentito una quantità di tiri vietati ad altri esseri umani davvero abbondante. La testimonianza di quanto sia amato Nowitzki a Dallas sta tutta nell’accoglienza riservatagli dagli addetti ai lavori all’American Airlines Center.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo