Basket, FIBA Europe Cup 2019: la Dinamo Sassari difende a Würzburg il +5 dell’andata per cercare il primo trofeo continentale della sua storia

Per la Dinamo Sassari quello di domani può essere un giorno importante: contro il s.Oliver Würzburg (palla a due alle ore 17) gli uomini di Gianmarco Pozzecco si giocheranno il primo trofeo europeo della loro storia, dopo aver vinto di 5 punti la gara di andata al PalaSerradimigni (89-84).

Würzburg, nell’arco di questa stagione europea, ha perso soltanto una volta tra le mura dell’arena che porta il nome dello sponsor: era la prima gara casalinga e in quell’occasione i turchi del Sakarya BSB la spuntarono per 69-79, in cui segnò 14 punti quel Jean Salumu che, pochi mesi dopo, si trasferì a Varese. Curiosamente, è arrivata una sconfitta anche nell’ultimo turno casalingo in Bundesliga per gli uomini allenati da Denis Wucherer: il Rasta Vechta si è imposto per 85-92 nonostante 25 punti del play Skyler Bowlin.

Differente il discorso per la Dinamo, che in campionato è riuscita a resistere all’impeto di Awudu Abass anche grazie alla prova di un blocco degli italiani che sta vivendo un grande momento: Marco Spissu e Achille Polonara, oltre che della gara vinta contro Brescia, sono stati protagonisti anche del match di andata di questa finale, con il play nativo di Sassari apparso, a un certo punto, letteralmente posseduto, tanto da infilare una tripla da distanza siderale. La formazione sarda non ha commesso l’errore di Varese, che in semifinale ha ceduto di schianto già nella gara d’andata, ed è per questo che si trova ad avere legittime speranze nel match di ritorno in terra tedesca.

Molta attenzione dovrà essere posta a Cameron Wells e Xavier Cooks, che hanno ripetutamente fatto soffrire la Dinamo per larghi tratti dell’incontro, considerando naturalmente anche l’impatto di Devin Oliver. Più in ombra, invece, Jordan Hulls, il miglior realizzatore di Würzburg nella campagna europea. Ancora altri fattori potrebbero essere il duello tra Jack Cooley e Mike Morrison sotto canestro, la capacità della difesa tedesca di difendere su Rashawn Thomas, ove questi si presentasse nella stessa forma mostrata all’andata, l’effettiva forza delle rotazioni di Würzburg, che nell’andata ha sostanzialmente mostrato sette uomini con più possibilità di avere minuti importanti, poi Olaseni e qualcosa di Koch. Alla fine dei conti, le possibilità leggermente più ampie di Pozzecco in termini di roster potrebbero fare la differenza.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo