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Calcio
Calcio femminile, Serie A: Juventus e Fiorentina le dominatrici del campionato e le fautrici di una svolta
La stagione del calcio femminile italiano, per club, è terminata. Il pensiero è già ai prossimi Mondiali, che si svolgeranno dal 7 giugno al 7 luglio. La Nazionale italiana di Milena Bertolini, dopo venti anni, ha ottenuto il pass diretto, giungendo prima nel proprio girone di qualificazione e nel corso dell’ultimo biennio ha compiuto notevoli passi in avanti che sono stati evidenziati anche dai risultati in alcune amichevoli: il pareggio con la Francia a Marsiglia e la vittoria contro la Svezia a Cremona.
Dei segnali di crescita ci sono anche se è chiaro che il lavoro è ancora lungo. Come detto da buona parte degli addetti ai lavori, siamo ancora indietro di venti anni rispetto ad altri contesti europei e le motivazioni sono da ricercarsi in questioni meramente culturali. Secondo una fetta di appassionati, infatti, il calcio non è sport per donne e il livello tecnico del “Pallone in rosa” non è meritevole del raggiungimento del professionismo. Concetti che si portano avanti da tempo che però contrastano con quanto avviene in altre realtà nelle quali si crede fermamente in questo progetto, anche attraverso la creazione di Academy ad hoc.
Nel Bel Paese Fiorentina e Juventus, le due protagoniste di quest’annata, sono stati i club che maggiormente hanno investito e investiranno nel movimento. La compagine viola, se vogliamo, è stata un po’ la “Stella Polare” visto che è stata la prima ad iniziare il discorso di affiliazione tra club femminile e maschile e i risultati sono stati fin da subito confortanti. Un modello ripreso dalla Juve che ha vinto non a caso gli ultimi due Scudetti e che ora ha visto Roma, Milan, Sassuolo, Chievo e dall’anno venturo vedrà anche l’Inter nella massima serie. Una schiera di società che ha deciso di impegnarsi in questo mondo e di cui la Nazionale di Bertolini si sta giovando perché il livello del nostro campionato, anche per l’arrivo di alcune giocatrici straniere di buon livello, sta salendo.
Fiorentina e Juventus, inoltre, protagoniste dell’evento dell’anno per il calcio femminile. Quei 40.000 spettatori che hanno popolato l’Allianz Stadium sono un’immagine che rimarrà impressa. Certo, l’ingresso gratuito, l’assenza del campionato maschile e altre condizioni hanno concorso a questo risultato ma è altrettanto evidente che una prospettiva di questo genere, solo tre stagioni fa, sembrava un miraggio pur con tutte le condizioni favorevoli del caso. E’ opportuno, però, non farsi illusioni perché la strada è appena iniziata. L’arrivo al professionismo non può prescindere dalla costruzione di una base culturale solida in cui il numero di iscritte arrivi a ben oltre le circa 25.000 unità che caratterizzano il movimento delle donne in Italia.
Allargare il seguito e consentire poi ad un buon numero di società di garantire una copertura economica adeguata, frutto di un prodotto che funziona, è un presupposto imprescindibile.
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Foto: Lisa Guglielmi / LPS