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Foto: Karloz Monsalve / Shutterstock.com
Nella tarda serata di ieri l’UCI ha comunicato una nuova positività. Il colombiano Wilmar Paredes della formazione Manzana Postobon è risultato positivo all’EPO in un controllo effettuato al di fuori delle competizioni il 27 febbraio. Il corridore sudamericano era stato protagonista al Tour di Taiwan, concluso il 21 marzo, conquistando anche la maglia di miglior scalatore. Nonostante non avesse ancora conquistato nessun successo, Paredes era ritenuto uno degli uomini più promettenti in prospettiva futura (classe 1996) e sembrava rappresentare l’ennesimo prodotto di talento della scuola colombiana.
Il legame con la formazione professional sudamericana, iniziato nel 2016, non è stato sufficiente al corridore per evitare l’immediata sospensione, annunciata questa mattina attraverso un chiaro e inappellabile comunicato ufficiale nel quale la dirigenza ha ribadito la “tolleranza zero” nei confronti del doping. “La nostra filosofia è stata, è, e sarà sempre il rispetto per il ciclismo pulito, impegnandoci ad avere uno sport libero dal doping, basato su rigidi principi, trasparenza e sotto le regole dettate dal Movimento per un Ciclismo Credibile (MPCC)” si legge nel documento. “Abbiamo sempre collaborato con tutte le agenzie nella lotta contro il doping e continueremo a farlo, come è stato fatto finora”. Nel comunicato viene comunque ribadito che nessuna condanna nei confronti del tesserato è ancora stata espressa e viene concessa a Paredes la possibilità di “chiarire la situazione ed esercitare il diretto di difesa in un giusto processo“.
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roberto.pozzi@oasport.it
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