Ciclismo

Ciclismo, oggi finisce l’era del Team Sky: lo squadrone che ha dominato un decennio. Inizia l’avventura di Ineos

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Martedì 30 aprile 2018, segniamo questa data perché rappresenta un momento storico per il ciclismo: oggi finisce ufficialmente l’era del Team Sky. La corazzata britannica fondata nel 2010 ha segnato inevitabilmente l’ultimo decennio in questo sport, la formazione diretta da Dave Brailsford ha dominato in lungo e in largo imponendosi nelle corse più importanti: addirittura sei Tour de France dal 2012 al 2018 (uno con Bradley Wiggins e uno con Geraint Thomas che si sommano al poker di Chris Froome, solo Vincenzo Nibali nel 2014 ha interrotto la loro egemonia) ma si sono imposti anche in un Giro d’Italia (quello del 2018 con Chris Froome) e in una Vuelta di Spagna (sempre col keniano bianco, nel 2017). Vanno poi annoverate anche 37 vittorie di tappa nei Grandi Giri e due Classiche Monumento (la Milano-Sanremo 2017 di Michal Kwiatkowski e la Liegi-Bastogne-Liegi 2016 di Wout Poels).

Da mercoledì 1° maggio il Team Sky non esisterà più, almeno con questo nome che tutti abbiamo imparato a conoscere. Da domani dovremo tutti chiamarlo Team Ineos, la multinazionale del settore chimico presieduta da Jim Ratcliffe sarà il nuovo sponsor di questo squadrone che manterrà tutti i propri atleti di punta e che conserverà il suo maxi budget anche per il prosieguo della stagione e per i prossimi anni. Rimangono Chris Froome, Geraint Thomas e anche il fuoriclasse Egan Bernal che sarà protagonista alla prossima Corsa Rosa insieme a Gianni Moscon. Non cambierà praticamente nulla, dovremo soltanto abituarci a chiamarlo Team Ineos: il debutto della nuova casacca avverrà domani durante il Giro di Romandia dove già oggi si correrà con la scritta Ineos sul petto ma conservando i colori nero-blu che hanno da sempre contraddistinto questa formazione.

 

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Foto: Valerio Origo

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