Formula 1
F1, a fermare Charles Leclerc in Bahrein è stato un corto circuito interno ad una centralina
Charles Leclerc al termine del Gran Premio del Bahrein 2019 di Formula Uno ha sicuramente vinto il premio del pilota più sfortunato in pista. Dopo aver dominato le qualifiche, ed oltre due terzi di gara, il giovane monegasco ha dovuto mettere da parte i sogni di gloria, sotto forma di prima vittoria in carriera, non certo per colpa sua. La sua SF90 lo ha abbandonato proprio sul più bello, quando il 21enne stava veleggiando con quasi dieci secondi di margine su Lewis Hamilton che, poi, sarebbe andato a vincere la gara di Sakhir.
La scuderia di Maranello tornata in Italia non ha perso tempo e ha analizzato la Power Unit della Ferrari numero 16 per capire cosa sia successo e, soprattutto, se sarà nuovamente utilizzabile nel corso della stagione (ricordiamo che si possono usare solamente tre motori nel corso dei 21 GP senza incappare di penalizzazioni in griglia). Con un comunicato sul proprio sito ufficiale il team con il Cavallino Rampante ha messo nero su bianco tutto quello che ha saputo sul motore della SF90 di Charles Leclerc.
I tecnici hanno potuto appurare che il ko è arrivato per colpa di un corto circuito interno ad una centralina di attuazione dell’iniezione motore. Questo tipo di anomalia non si era mai presentata sulla componente in questione ed è andata a togliere il primo successo in carriera al monegasco. Guardando il bicchiere mezzo pieno, però, Charles Leclerc disporrà della Power Unit impiegata nel Gran premio del Bahrain anche in Cina. L’unità, infatti, sarà regolarmente montata sulla vettura numero 16 dato che non ha subito un danno irreversibile. Un sospiro di sollievo che, in una piccola parte, rincuora il giovane talento ferrarista per non avere sia il danno sia la beffa.
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alessandro.passanti@oasport.it
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