Formula 1
F1, GP Azerbaijan 2019: analisi delle qualifiche. Ferrari, ennesima occasione buttata via. La Mercedes ringrazia e domina
Ci risiamo. Per l’ennesima volta quando tutto sembra puntare verso il sereno per la Ferrari, prontamente arrivano nuvole grigie a fare piovere sul bagnato della scuderia di Maranello. Fino alle terza sessione di prove libere di questa mattina, infatti, Charles Leclerc appariva dominante, mentre Sebastian Vettel era l’unico ad avvicinarsi al talento monegasco. Gli altri rivali erano costretti ad inseguire a debita distanza, ben oltre il secondo di distacco. La pole position del Gran Premio dell’Azerbaijan 2019 di Formula Uno sembrava, quindi, un vero e proprio derby per il Cavallino Rampante.
Poi, come spesso capita, la pista ama mandare in frantumi tutte le certezze delle Rosse. Le basse temperature dell’asfalto di Baku hanno stravolto ogni previsione, rendendo le gomme difficili da mandare nella giusta finestra di utilizzo con rischi annessi e connessi. Chi ha pagato il maggiore scotto è stato, senza dubbio, Charles Leclerc. L’ex Alfa Romeo, infatti, è andato a sbattere all’ingresso del tratto del Castello della capitale azera, con un errore pesantissimo. Le Ferrari, infatti, stavano provando a evitare il taglio della Q2 con le gomme medie, mentre gli avversari procedevano con le soft, più semplici da utilizzare con quelle temperature. Dopo un primo tentativo tutto sommato buono del monegasco, e pessimo per Vettel, i due ferraristi hanno scelto di proseguire, rischiando il secondo giro lanciato.
Per Leclerc (che si sarebbe qualificato anche senza ulteriori rischi) è arrivato il “botto” che in un attimo ha negato al classe 1997 le chance di pole position e di pensare ad un altro tipo di Gran Premio domani. Il rimanente Sebastian Vettel, quindi, si è caricato il team sulle spalle, conquistando un terzo posto che appare il classico brodino. A Maranello sognavano la doppietta in prima fila, mentre di vetture tinte di rosso non ce ne sarà nemmeno una sotto i semafori della pista di Baku.
Ancora una volta, infatti, saranno le Frecce d’argento a scattare davanti a tutti. Lewis Hamilton ha saputo cogliere l’occasione per la sua ennesima pole position… invece no! Valtteri Bottas, infatti, ha soffiato la prima posizione al suo illustre compagno proprio in extremis, sfruttando la scia giusta nell’ultimo settore e andando a ribadire che quest’anno non ha la minima intenzione di cedere facilmente nel confronto diretto. Ma questa è un’altra storia.
Risulta più importante sottolineare come, gira e rigira, alla Ferrari non ne va dritta una. Ogni volta che prova a forzare, tenta un azzardo, o cerca di uscire dagli schemi, arriva qualcosa che blocca ogni sogno di gloria. Sia ben chiaro, la fortuna influisce in minima parte su questo concetto, perchè molto spesso è lo stesso team emiliano a farsi male da solo.
Questo fine settimana doveva rappresentare la riscossa. Una ripartenza vera e propria dopo l’avvio negativo del Mondiale 2019, per mettere fine al dominio dei rivali che arrivano da tre doppiette consecutive. Le Mercedes sono andate a pareggiare un record detenuto dalla Williams del 1992, e domani proveranno a realizzare il poker, laddove nessuno era mai arrivato. La Ferrari, quindi, dal sogno di una vittoria scaccia-crisi, rischia di rimanere ancora una volta a mani vuote. Il team di Brackley, come spesso capita, fa il suo e raccoglie i generosi lasciti che giungono da Maranello.
Tutto, quindi, porta verso il colpo da ko per le Frecce d’argento? Con calma. Il Gran Premio dell’Azerbaijan non è assolutamente già deciso o scritto. Come si è visto nelle altre edizioni può sempre succedere di tutto, ed i sorpassi sono numerosi nei 2,2 chilometri del suo lunghissimo rettilineo. La Ferrari spera di ribaltare tutto domani. Non sarà facile, ovviamente, ma Vettel e Leclerc dovranno dare il tutto per tutto, altrimenti i titoli potrebbero già prendere la direzione Brackley in larghissimo anticipo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: LaPresse