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F1, GP Azerbaijan 2019: analisi prove libere. Ferrari ben bilanciata, funzionano le novità aerodinamiche. Mercedes sorniona

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La Ferrari inizia con il piede giusto il suo fine settimana del Gran Premio dell’Azerbaijan 2019 di Formula Uno. Il circuito cittadino di Baku, solitamente, ha sempre visto una Rossa competitiva, anche se guardando i freddi numeri non vi ha mai vinto, ed anche in questa occasione sia Charles Leclerc, sia Sebastian Vettel, hanno dimostrato di avere per le mani una vettura davvero interessante. Le Mercedes rincorrono a debita distanza, mentre Red Bull e Toro Rosso sorprendono con il motore Honda, arrancano, invece, Alfa Romeo e Renault. Ma andiamo con ordine.

Dopo una prima sessione di prove libere che sostanzialmente non ha preso il via per colpa dell’incidente di George Russell con un tombino fuoriuscito dalla sede stradale (clicca qui per il video) (clicca qui per l’analisi) la seconda sessione si è dimostrata fondamentale, anche se si è girato decisamente meno dei 90 minuti previsti, per colpa delle bandiere rosse provocate da Lance Stroll e Daniil Kvyat, che non ha propriamente festeggiato nel migliore dei modi il suo 25esimo compleanno.

Il venerdì è risultato molto più accorciato del dovuto, ma ha regalato spunti importanti. La SF90 sembra unire nella giusta maniera una ottima velocità di punta, nel lunghissimo rettilineo di 2.2 chilometri del tracciato appoggiato sulle sponde del Mar Caspio, e la guidabilità nel tratto misto, aspetto che non sempre si è visto in casa Maranello in questi primi Gran Premi. Charles Leclerc ha concluso la sua giornata con il tempo di 1:42.872 distanziando il compagno di scuderia di oltre tre decimi. Le due Ferrari sembrano quasi imprendibili sul giro secco, vantando un margine di tutto rispetto su Mercedes e Red Bull, merito, anche dei nuovi accorgimenti aerodinamici che sono stati portati per l’occasione. Le scuderia emiliana, infatti, dopo essere stata accusata di rischiare poco in questo primo scorcio stagionale, ha messo nelle mani di tecnici ed ingegneri numerosi nuovi pezzi per le due ali, ma non solo. Talmente tanti che, per colpa dei tanti stop in pista, non sono stati nemmeno provati tutti. Ad ogni modo quelli che sono stati montati sembrano avere conferito stabilità alla SF90 anche nei settori misti, senza andare a discapito della consueta potenza. La sensazione è chiara: il team con il Cavallino Rampante vuole vincere a tutti i costi in terra azera per ridare slancio al proprio Mondiale. In poche parole :un weekend da “tutto o niente”. 

In ottica qualifiche, dunque, Leclerc e Vettel appaiono i grandi favoriti, contro una Mercedes che risponde sul passo gara. Nei pochi minuti a disposizione per provare il ritmo in configurazione da Gran Premio, infatti, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno fatto vedere di disporre di una vettura efficace che, spesso, è risultata più veloce delle Ferrari di qualche decimo. I run conclusivi sono stati brevi e poco indicativi (anche per una pista ancora molto sporca) ma hanno spiegato come le Frecce d’argento confidino molto su quello che potrà accadere domenica. Sul giro secco, infatti, non sembra esserci partita. Il campione del mondo in carica ha accusato quasi 7 decimi dal giovane monegasco, mentre il finlandese ha beccato oltre 1.1 secondi. Nella giornata di domani, ovviamente, le W10 potranno sprigionare tutta la loro potenza, ma per la pole position, almeno per ora, sembra un derby ferrarista.

Attenzione, però, anche alla Red Bull, quantomeno quella di Max Verstappen. L’olandese, infatti, ha saputo inserirsi tra le due vetture di Brackley, mentre il suo compagno Pierre Gasly ha chiuso solamente nono a quattro decimi di distanza. Nella simulazione di giro veloce le macchine di Milton Keynes non sono competitive, ma potranno dire la loro in ottica gara, sfruttando anche i 20 cavalli in più offerti dal nuovo motore Honda.

Buone risposte, sotto questo punto di vista, anche dalla Toro Rosso, con Daniil Kvyat sesto e Alexander Albon ottavo. La STR14 si conferma come una buona monoposto, ed a Baku vuole conquistare punti importanti, sfruttando il momento non certo scintillante di Renault e Alfa Romeo che, oggi, non hanno piazzato nemmeno un pilota nella top ten, con la scuderia francese che è apparsa in netta difficoltà sotto tutti i punti di vista.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: LaPresse

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