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F1, GP Azerbaijan 2019: Ferrari, è già un’ultima spiaggia. Serve una sterzata per non compromettere troppo presto la stagione

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E dopo l’appuntamento di Shanghai (Cina) è la volta di Baku (Azerbaijan). Il Circus della Formula Uno volge il suo sguardo verso la tappa azera, quarto round del Mondiale 2019, e nonostante siano state scritte solo alcune pagine dell’infinita annata corrente, la Ferrari è già con le spalle al muro. Sì perché le tre doppiette della Mercedes hanno già dato una chiara impronta a questo campionato che rischia di sfuggire di mano ancora una volta alla Rossa. I 31 punti di ritardo del tedesco Sebastian Vettel dal britannico Lewis Hamilton e le 57 lunghezze di distacco del Cavallino Rampante dalle Frecce d’Argento nella classifica riservata ai costruttori la dicono lunga sull’attuale situazione.

Ecco che nel prossimo weekend la scuderia di Maranello dovrà cercare di invertire il trend e soprattutto apportare dei correttivi. A quanto pare la SF90 presenta un problema aerodinamico piuttosto evidente: la velocità di percorrenza nelle curve, specie in quelle lente, è risultata molto più bassa di quella dei rivali. Problemi di carico attanagliano quindi la monoposto italiana che spera su di un tracciato particolare di trovare il giusto bilanciamento e mettere in difficoltà le Mercedes. Il circuito dell’Azerbaijan, lungo 6063 metri, presenta una peculiarità molto particolare, ovvero il rettilineo di partenza di ben 2.2 km che sarà particolarmente probante per la Power Unit. La valvola a farfalla risulterà essere completamente aperta per oltre il 70% del giro ed appare chiaro che l’importanza del propulsore in questo round sarà rilevante.

Una notizia che potrebbe far sorridere la Ferrari, piuttosto performante da questo punto di vista. C’è però da considerare anche un altro aspetto. Parlando di aerodinamica, i team dovranno trovare il giusto compromesso tra l’essere veloci in rettilineo e nei tratti guidati. Avere un buon downforce quindi sarà fondamentale, girando in condizioni di “poca ala”, anche per trovare la giusta finestra d’utilizzo degli pneumatici. Una variabile di cui in casa del Cavallino dovranno tenere in debito conto per non rischiare di replicare quanto già visto a Shanghai. Mattia Binotto e il suo staff si augurano di arrivare pronti e di iniziare ad aggiornare la casella delle vittorie stagionali ferma ancora sullo zero.

 

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