Formula 1
F1, GP Azerbaijan 2019: la pista di Baku potrebbe rilanciare la Ferrari. Ma la scelta prudente delle gomme fa pensare…
Terminate le festività legate alla Pasqua, è tempo per il circus della F1 di ritornare al lavoro in vista del Gran Premio dell’Azerbaijan 2019 che si disputerà nel weekend sul circuito di Baku. Il quarto appuntamento del Mondiale vedrà le dieci scuderie battagliarsi su uno dei tracciati più recenti e più discussi dagli appassionati, dove nelle edizioni passate sono andati in scena stravolgimenti continui che hanno portato, a sorpresa, sul podio per ben due volte il messicano Sergio Perez su Force India (2016 e 2018) e il canadese Lance Stroll (al suo primo e unico podio nel 2017) su Williams, curiosamente diventati compagni di squadra in Racing Point da quest’anno.
Dopo le performance parecchio altalenanti delle prime uscite, per la Ferrari si tratta già di un piccolo punto di svolta in ottica mondiale, su un circuito che potrebbe ben sposarsi con le caratteristiche tecniche della SF-90. I 6.003 metri sono infatti suddivisi in maniera peculiare, con un primo e un terzo settore molto lineari che richiedono la massima velocità – il rettifilo principale misura oltre 2 km – ed un settore centrale con numerose curve secche che impediscono ai team di adottare configurazioni troppo scariche e obbligano a trovare un perfetto setup per avere il giusto compromesso finale; chiaramente l’efficienza aerodinamica in situazioni come questa sarà determinante e, se la Scuderia di Maranello riuscirà ad arginare i cronici problemi nelle curve lente in cui è piombata in questo inizio di stagione, dovrebbe presentarsi in Azerbaijan con prestazioni più simili al Bahrain che a quelle della Cina, visto anche il vantaggio offerto dall’efficiente power unit. Inoltre è stato confermato l’arrivo anticipato di alcuni primi piccoli sviluppi aerodinamici, i primi del 2019, come risposta agli aggiustamenti portati dai rivali Mercedes sin dalla prima gara in Australia, col fine di ritrovare una prestazione che attualmente non c’è e interrompere la striscia di doppiette consecutive delle Frecce d’Argento.
Se Charles Leclerc arriva a Baku relativamente carico e sereno, voglioso di rivincita anche nei confronti del proprio compagno dopo la decisione di invertire le posizioni arrivata dal muretto in Cina, il podio di Sebastian Vettel a Shanghai può e deve aver influito positivamente sul morale del tedesco; il muretto e i tifosi si aspettano da lui un grande weekend, perché la rincorsa Ferrari non può riuscire senza il suo fondamentale contributo in pista.
Una considerazione degna di nota va fatta anche sulla strategia degli pneumatici scelti per affrontare il weekend; la Ferrari è stata infatti il team più prudente, l’unico ad aver portato solamente 7 treni di gomme morbide, a fronte degli 8 delle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas e dei 9 di Red Bull (addirittura 10 per Renault, McLaren e Racing Point). Questa scelta potrebbe indicare che Vettel e Leclerc utilizzeranno le prove libere focalizzandosi molto sul passo gara, cercando di trovare il perfetto bilanciamento per poi, possibilmente, partire con le gomme soft nella gara di domenica qualora i tempi sul giro del sabato lo permetteranno
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