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F1, GP Azerbaijan 2019: quale Ferrari vedremo a Baku? Una SF90 dai tanti volti, il nodo resta l’affidabilità

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La Ferrari sbarca sul Mar Caspio per il Gran Premio dell’Azerbaijan e, parafrasando il luogo dove si correrà, si potrà già parlare di ultima spiaggia? La gara di Baku, probabilmente, non sarà l’ultima chance di una stagione che comprende ben ventuno gare ma, visto com’è iniziato questo campionato, avrà grande rilevanza. La scuderia di Maranello, infatti, è già in netto ritardo, sia a livello di classifica piloti sia per quanto riguarda i costruttori, ed è costretta a vivere una gara dopo l’altra con l’affanno di non poter più sbagliare.

E di sbagli, per il momento, ce ne sono stati anche troppi, con un unico comune denominatore: la SF90 è una vettura che non è ancora stata capita appieno da tecnici ed ingegneri. Un aspetto non da poco, specialmente dopo due mesi di stagione, e che ha limitato in maniera incredibile le prestazioni di Sebastian Vettel e Charles Leclerc, sotto forma di minor potenza e noie tecniche che hanno minato ogni certezza del team emiliano.

A questo punto, dopo gli alti e bassi dei primi tre appuntamenti stagionali, che Rossa vedremo in Azerbaijan? Quella opaca ma che arriva al traguardo come a Melbourne o Shanghai oppure quella formidabile, ma fragile, di Sakhir? La domanda è sacrosanta, ma la risposta non è affatto semplice. La sensazione, nettissima, è che a Maranello non sappiano ancora che direzione prendere. Se potersi fidare della propria SF90 e farle sprigionare tutta la potenza, oppure essere ancora costretti ad un fine settimana in difesa.

La pista di Baku, inoltre, presenta il rettilineo più lungo di tutto il Mondiale di Formula Uno, con i suoi 2.2 chilometri, per cui necessita di una Power Unit pronta a dare il massimo. Nelle prime tre tappe del calendario la monoposto con il Cavallino Rampante ha messo in mostra parecchi difetti ma, anche, una notevole potenza. Se, come appare scontato, la SF90 sarà presentata al suo massimo potenziale, il motore della Ferrari potrebbe fare la differenza in quei lunghi secondi con l’acceleratore a tutta e la farfalla aperta, ma rimane anche l’altra parte del circuito. Un cittadino con tante frenate da stop&go che, solitamente, piacciono alla Rossa, molto più dei curvoni di Shanghai dove, in effetti, la Mercedes ha fatto il vuoto.

Cosa dobbiamo attenderci, quindi, dalla gara azera? La Ferrari è consapevole di giocarsi molto, anche se siamo solamente a fine aprile, e che dovrà iniziare a recuperare fiducia e, soprattutto, punti nei confronti della Mercedes, altrimenti il titolo sarà solamente un vero e proprio derby tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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