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Formula 1
F1, GP Cina 2019: analisi prove libere. Ferrari convincente sul passo, ma l’affidabilità resta un problema irrisolto
Ancora una giornata agrodolce per la Ferrari in questo inizio del Mondiale 2019 di Formula Uno. Il venerdì del Gran Premio della Cina, infatti, ha messo in mostra una monoposto di Maranello dai due volti. Performante e costante con Sebastian Vettel, più in difficoltà con Charles Leclerc e, soprattutto, costretta a fermarsi prima delle simulazioni di passo gara per un ennesimo intoppo dal punto di vista tecnico. La giornata si chiude con Valtteri Bottas e la Mercedes davanti a tutti, ma non è tutto oro quello che luccica.
Nelle prime tre ore di prove libere, infatti, è sembrata la SF90, nel complesso, la migliore vettura. Sebastian Vettel è sceso in pista a Shanghai con grande determinazione e si è sempre segnalato nelle prime posizioni con tutte le mescole a disposizione. Anche sul fronte del passo gara la scuderia del Cavallino Rampante ha dimostrato di avere a disposizione prestazioni e costanza, con ottimi ritmi anche quando gli pneumatici andavano a rovinarsi. Il campanello d’allarme per la Ferrari, e purtroppo non è il primo, riguarda l’affidabilità. Charles Leclerc, infatti, ha dovuto abbandonare la sua macchina numero 16 a circa 40 minuti dal termine della seconda sessione per colpa di un problema all’impianto di raffreddamento.
Dopo il ko tecnico al Sakhir, che gli è costato la prima vittoria in carriera, anche il fine settimana cinese inizia con il piede sbagliato per il monegasco che è stato costretto a saltare i long run in ottica gara. Per un pilota che vanta un solo anno di esperienza su questo tracciato (e con un’altra vettura) sarebbero stati chilometri importanti in vista del prosieguo del weekend. Per la Ferrari, ad ogni modo, un intoppo che non fa certo piacere. La scuderia emiliana voleva a tutti i costi un lavoro regolare in tutte e tre le giornate, a differenza di Australia e Bahrein, per dimostrare di avere finalmente ingranato la giusta marcia con la nuova vettura. Vedremo se questo contrattempo avrà un peso anche su qualifiche e gara o se, come tutti sperano, sarà stato solamente un eccesso di zelo. Sebastian Vettel ha dovuto girare tanto, anche per sopperire all’assenza del compagno, ma ha messo in mostra un passo gara notevole, anche con le gomme hard. Il suo ruolino di marcia parla di tanti giri sul piede dell’1:38, confermando che, dopo i passi falsi di Melbourne e Sakhir, questa volta il tedesco vuole concludere il fine settimana sul gradino più alto del podio.
Chi, dunque, potrà opporsi a questa competitività? La risposta è semplice: la Mercedes. Il team di Brackley è vicino, molto, alla Rossa sia sul giro secco sia sul ritmo in ottica gara. Il giro più veloce della giornata lo ha fissato Valtteri Bottas, con pochi millesimi su Sebastian Vettel, mentre Lewis Hamilton ha accusato ben sette decimi dal compagno. Concentrandoci sul passo gara, poi, la situazione si fa ancor più equilibrata, con le Frecce d’argento che sono veramente ad un soffio rispetto ai tempi messi a segno dalla Ferrari. Con le gomme hard, come consuetudine, la W10 sembra la monoposto più a proprio agio, mentre con medie e soft la SF90 potrebbe avere qualcosa in più. Si parla di centesimi, davvero una inezia. Al momento non è semplice fare previsioni o capire chi sarà la favorita per il successo finale. Dopo le prime due gare, indirizzate nettamente per l’una, o per l’altra, qui a Shanghai sembriamo davanti ad un weekend completamente equilibrato. Senza lo stop alla vettura di Charles Leclerc avremmo potuto dare un minimo di vantaggio alla Ferrari. A questo punto tutto si deciderà sul filo dei dettagli, in un terzo appuntamento del Mondiale 2019 che assume già enorme rilevanza in vista del prosieguo del campionato.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: LaPresse