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F1, GP Cina 2019: il fattore gomme sarà decisivo a Shanghai nella sfida tra Ferrari e Mercedes

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Il Circus della Formula Uno, dopo il deserto del Bahrein, volge il proprio sguardo alla Cina. Sulla pista di Shanghai andrà in scena il terzo round stagionale e le risposte che dovrà dare questo weekend alla Ferrari non saranno poche. La Rossa viene da un inizio d’annata in cui la prestazione in Australia e l’affidabilità a Sakhir sono state altamente deficitarie. Ciò ha messo in una chiara posizione di forza la Mercedes che, con due doppiette, è andata in fuga.

Il Cavallino Rampante quindi è chiamato alla reazione, su una pista che dovrebbe essere adatta alle caratteristiche della monoposto di Maranello. Il circuito presenta un mix di curve e lunghi rettilinei, i quali possono raffreddare in particolare gli pneumatici anteriori, aumentando il rischio di bloccaggio. L’asfalto è mediamente abrasivo e abbastanza severo sulle gomme. L’anteriore sinistra è quella maggiormente sollecitata e quindi la partita per il successo si giocherà sulla minimizzazione del degrado e sul trovare il giusto compromesso tra gestione delle mescole e prestazione massima. 

La Pirelli per il round ha deciso di impiegare la fascia intermedia della propria gamma (C2, C3 e C4), per favorire una maggiore varietà nelle strategie in pista nel corso della gara domenicale. “Nel 2018, questa è stata la prima gara con un salto di mescola nelle nomination: una scelta che ha contribuito a un GP emozionante e con un’enfasi sulla strategia. Le mescole C2, C3 e C4 nominate quest’anno sono all’incirca equivalenti a medium, soft e ultrasoft della stagione passata”, le parole di Mario Isola, responsabile del fornitore italiano in F1. In Bahrein, soprattutto Sebastian Vettel ha sofferto di un forte consumo delle gomme C4, per via di un assetto scarico. Criticità che, invece, sulla monoposto di Charles Leclerc non è emersa, non considerando ovviamente il problema tecnico che ha impedito al monegasco di vincere la sua prima corsa in carriera.

Nell’annata passata le scelte dei team erano state molteplici e l’australiano Daniel Ricciardo (Red Bull) trionfò con due pit stop, in una gara influenzata anche dall’ingresso della Safety Car. Si prospetta un weekend molto interessante.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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