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Fed Cup 2019, Russia-Italia 3-0: Martina Trevisan perde in due set con Anastasia Pavlyuchenkova, azzurre in Serie C
Era una sfida impossibile, e tale si è rivelata: pur facendosi onore, l’Italia cede per 3-0 alla Russia a Mosca nella sfida per rimanere nel gruppo mondiale II della Fed Cup. Le azzurre retrocedono in quella che può essere definita come la “Serie C” della versione femminile della Coppa Davis.
Il punto decisivo per le padrone di casa arriva da Anastasia Pavlyuchenkova, che batte col punteggio di 6-4 6-3 Martina Trevisan in un’ora e 26 minuti di gioco. Nel primo set la 25enne toscana subisce immediatamente il break nel primo gioco e la russa si porta poi sul 2-0 ma l’azzurra ribalta la situazione andando a condurre per 3-2. Nessun altro break fino al 4-4, quando Pavlyuchenkova cambia marcia, come sempre le è capitato in questi giorni nei momenti importanti, toglie il servizio a Martina e chiude quindi il primo set.
Nel secondo parziale, dopo il primo game di servizio tenuto da Trevisan, ci sono addirittura quattro break consecutivi, ma dal secondo break conquistato che la manda sul 3-1 la toscana non vincerà più un game: Pavlyuchenkova ottiene il secondo controbreak e sale di giri anche col servizio, con cui all’inizio del secondo set sembrava in difficoltà. Dal 3-3 non c’è più partita: Anastasia travolge letteralmente Martina con la pesantezza dei suoi colpi e chiude il match in un’ora e mezza scarsa di gioco.
Il pronostico della sfida era tutto per la Russia ed è stato pienamente confermato, in particolare contro Pavlyuchenkova sia Jasmine Paolini sia Trevisan hanno avuto delle buone occasioni ma la russa si spegneva in momenti poco importanti della partita e poi, quando contava, si risvegliava improvvisamente e per le nostre non c’è più stato scampo, così come Trevisan non ne ha avuto ieri contro Anastasia Potapova quando la giovanissima russa si è messa a giocare dopo un primo set praticamente non disputato, anche grazie a Trevisan che la metteva in seria difficoltà.
Non bisogna colpevolizzare le nostre due ragazze, anzi: contro avversarie più forti hanno fatto tutto quello che hanno potuto e forse anche qualcosa di più, e qui si è visto il lavoro di grande motivazione della capitana azzurra Tathiana Garbin, che vuole che le sue ragazze non mollino mai un punto e così è stato, anche se poi le russe si sono dimostrate superiori. Quella di Mosca è comunque un’esperienza che servirà in futuro per la carriera delle nostre giovani tenniste, le quali hanno dimostrato di possedere un potenziale più che buono.
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Foto: Bukharev Oleg / Shutterstock.com