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Ciclismo
Freccia Vallone 2019: Julian Alaphilippe implacabile! 3° uno straordinario Diego Ulissi
Julian Alaphilippe si conferma il padrone assoluto del Muro di Huy e si aggiudica la Freccia Vallone 2019 conquistando una prestigiosa doppietta dopo il successo dello scorso anno. Il fuoriclasse transalpino ha riscattato la delusione dell’Amstel Gold Race firmando l’ennesima vittoria della sua straordinaria stagione al termine di uno spettacolare duello con il danese Jakob Fuglsang (Astana). Il corridore della Deceuninck-QuickStep ha approfittato dell’allungo del rivale per staccare tutti gli avversari sulla durissima salita finale e ha poi scelto perfettamente il tempo per sopravanzare il danese e aggiudicarsi la corsa. Giornata di assoluto valore anche per i colori azzurri con lo splendido terzo posto di Diego Ulissi (UAE Emirates).
Ritmo molto elevato sin dalle prime fasi, con le consuete schermaglie iniziali che danno origine alla fuga: ne fanno parte gli statunitensi Joey Rosskopf (CCC) e Robin Carpenter (Rally-UHC), il belga Kenneth Van Rooy (SportVlaanderen-Baloise), l’olandese Koen Bouwman (Jumbo-Visma) e il lussemburghese Tom Wirtgen (Wallonie-Bruxelles). Il loro vantaggio aumenta fino a 5’10”, ma alle loro spalle Movistar e Deceuninck-QuickStep tengono sotto controllo la situazione. Il vento laterale e qualche caduta complicano la giornata del gruppo, ma l’andatura aumenta comunque ed entrando nel circuito conclusivo il distacco dei battistrada è di 3’40”. Completato il primo dei tre passaggi su Côte d’Ereffe (2.1 km al 5%), Côte de Cherave (1.3 km al 8.1%) e sul traguardo in cima al Muro di Huy (1.2 km al 9.7%) al comando restano Rosskopf, Carpenter e Bouwman con 3’15”, mentre un drappello di contrattaccanti tra cui gli italiani Damiano Caruso (Bahrain Merida) e Cesare Benedetti (BORA-hansgrohe) prova ad uscire dal gruppo.
Nel secondo passaggio sulla Côte de Cherave il gruppo principale torna compatto e proseguono gli attacchi nelle posizioni di testa, mentre uno spento Peter Sagan (BORA-hansgrohe) perde mestamente contatto. Una bruttissima caduta sulla discesa successiva costringe al ritiro Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida), Adam Yates (Mitchelton Scott) e Roman Kreuziger (Dimension Data). Sulle rampe del Muro di Huy la corsa si infiamma improvvisamente: un gruppo composto da venticinque corridori guadagna 15” prima dello scollinamento, ma la Movistar riesce a ricucire lo strappo. La situazione torna tranquilla entrando negli ultimi 20 km, finché Tomasz Marczyński (Lotto Soudal) non rompe gli indugi attaccando sulla Côte d’Ereffe e scollinando con 25” di margine. Lo sloveno Matej Mohoric (Bahrain Merida) raggiunge il polacco al comando, ma la Deceuninck-QuickStep annulla il tentativo della coppia rientrando sulla Côte de Cherave, a 6 km dal traguardo. L’andatura imposta dallo spagnolo Enric Mas scongiura ulteriori attacchi e conduce il gruppo fino all’attacco del Muro di Huy, con gli uomini più attesi alla vigilia nelle prime posizioni pronti a darsi battaglia.
Dopo una prima fase di studio, Jakob Fuglsang (Astana) prova ad anticipare il tempo, ma Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) si incolla alla sua ruota e la coppia prende un buon margine sul resto degli avversari. Il danese insiste nella propria azione, ma il fuoriclasse transalpino piazza lo scatto decisivo a 200 metri dall’arrivo prendendo la testa e difendendosi con la grinta del fuoriclasse sin sulla linea del traguardo. Alle spalle della coppia chiude un brillante Diego Ulissi (UAE Emirates), mentre il belga Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal) e il tedesco Maximilian Schachmann (BORA-hansgrohe) devono accontentarsi della quarta e della quinta posizione. Positiva anche la prova di Enrico Gasparotto (Dimension Data), nono sul traguardo, mentre Alejandro Valverde (Movistar) termina al decimo posto.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: kovop58 / Shutterstock.com