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Ginnastica artistica, Europei 2019: Alice d’Amato, la grinta di chi non molla mai. Giorgia Villa, senza la febbre e gli infortuni…

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Giorgia Villa, se fosse stata in perfette condizioni fisiche, avrebbe tranquillamente lottato per la medaglia nel concorso generale individuale agli Europei 2019 di ginnastica artistica. Una semplice considerazione: oggi la russa Angelina Melnikova si è messa al collo il bronzo con 55.065 (a 0.368 dalla trionfatrice Melanie De Jesus), cioè lo stesso punteggio con cui la bergamasca trionfò nell’all-around degli Europei juniores otto mesi fa. Chiaramente ogni gara fa storia a sé ma quel totale è ampiamente nelle corde della 16enne che infatti era tra le favorite per il podio continentale sul giro completo, purtroppo però la sorte non le è stata amica.

Tra l’infortunio al dito, i problemi a un piede e l’influenza degli ultimi giorni (ieri ha gareggiato con 38 di febbre) era oggettivamente difficile competere e il sesto posto conclusivo può considerarsi soddisfacente viste le condizioni in cui l’azzurra si è presentata in pedana. Un peccato perché il suo talento naturale le avrebbe permesso di lottare per qualcosa di decisamente più importante, la Giò dei giorni migliori oggettivamente non ha molto da invidiare alle tre ragazze salite oggi sul podio (tutte hanno commesso degli errori, Melnikova in primis). Ora bisogna resettare tutto e concentrarsi sulla finale alla trave di domenica pomeriggio, si presenterà con il miglior punteggio e se dovesse eseguire il suo esercizio alla perfezione…

Alice d’Amato è definitivamente esplosa alla Netto Arena di Stettino, in questi due giorni abbiamo ritrovato una ginnasta dal talento cristallino che solo due brutti infortuni avevano frenato: la genovese ha stoffa da vendere, ha solo avuto bisogno di tempo per riemergere da una situazione difficile ma appena ha avuto l’occasione ha saputo dimostrare che ha tutti gli elementi validi per lottare a livello internazionale. Il quarto posto nel concorso generale (a 1.8 punti dal podio, ma con una caduta sulla trave e delle imprecisioni al corpo libero) testimonia la caratura della 16enne che ha confermato ancora una volta di avere un bellissimo esercizio alle parallele premiato con 14.200 (6.0 il D Score, attenzione): domani disputerà l’atto conclusivo sugli amati staggi, riuscisse a ripetersi su questi livelli potrebbero arrivare delle gioie importanti. Ci sono piaciuti carattere, grinta, caparbietà e la convinzione nei propri mezzi: Alice non si è mai tirata indietro e il risultato conclusivo la premia.

Forse ci si aspettava una partenza in pompa magna delle Fate, il dominio tra le under 16 poteva fare sognare una vagonata di medaglie anche tra le grandi alla prima occasione utile ma le prestazioni di questi giorni vanno portate a casa con ottimismo guadando al prossimo futuro: non si era complessivamente al top eppure sono arrivate tre finali di specialità (da disputare nel weekend) e questi risultati nel concorso generale. Continuando a lavorare in questo modo, con il mirino puntato sui Mondiali di ottobre che qualificheranno alle Olimpiadi di Tokyo 2020, potremmo anche toglierci delle soddisfazioni: bisogna semplicemente continuare a crederci, la strada intrapresa è chiaramente quella corretta.

 

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Foto: Alessia Lunghi

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