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Ginnastica artistica, Europei 2019: che Italia torna da Stettino? Fate, buona la prima: si può sognare! Torna la medaglia dopo 5 anni

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Una medaglia di bronzo, tre finali di specialità, un quarto e un sesto posto nel concorso generale individuale. Sono questi i numeri dell’Italia femminile agli Europei 2019 di ginnastica artistica, risultati importanti perché siamo tornati sul podio dopo cinque anni d’assenza (l’ultima volta prima di sabato risaliva al 2014 quando Vanessa Ferrari conquistò l’oro al corpo libero a Sòfia 2014) e perché abbiamo assistito al grande debutto internazionale delle nostre Fate: la classe 2003 ha fatto il proprio esordio nel circuito maggiore dopo aver dominato tra le under 16 e ha rotto il ghiaccio con profitto, convincendo grazie al talento e a un livello tecnico di assoluto spessore.

Partiamo da un semplice dato: sommando i migliori 3 punteggi della qualifica, l’Italia ha toccato 161.4 punti cioè un totale che ci avrebbe permesso di conquistare l’argento nel team event degli Europei 2018 (a Stettino non era presente la prova a squadre) e che ci avrebbe consentito di lottare per il podio ai Mondiali di Doha. Il quartetto di Enrico Casella ha ottenuto quel risultato commettendo anche degli errori, a ulteriore dimostrazione degli infiniti margini di miglioramento a disposizione delle nostre giovani che possono ancora crescere moltissimo e farci concretamente sognare nella corsa verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Il mirino è infatti già puntato sui Mondiali di ottobre, a Stoccarda bisognerà conquistare il pass per i Giochi (sono in palio nove posti, gli altri tre sono già stati opzionati da USA, Russia e Cina) e con questa squadra non dovrebbero esserci particolari problemi nel centrare l’obiettivo. Alla Netto Arena di Stettino abbiamo assistito all’esplosione definitiva di Alice D’Amato, una ragazza che ha dovuto superare due infortuni molto importanti (l’operazione al crociato in Austria quando aveva 13 anni va sempre ricordata) e che col duro lavoro è riuscita a rimettersi in piedi fino a conquistare un’incredibile medaglia di bronzo alle parallele asimmetriche: linee divine, grandi difficoltà, buona esecuzione e 14.466 (6.0) che vale il podio.

La genovese è stata eccellente anche sul giro completo (quarto posto) e ha festeggiato il suo sigillo insieme alla gemella Asia che è invece rimasta giù dal podio al volteggio per appena otto centesimi ma facendo capire di avere la stoffa per essere una top player alla tavola in campo internazionale, l’Italia torna ad avere una volteggista di spessore dopo i problemi fisici di Sofia Busato e la ligure può ulteriormente perfezionarsi per essere ancora più competitiva senza dimenticarsi della sua solidità su tutti gli attrezzi.

Giorgia Villa poteva essere la grande protagonista di questi Europei ma purtroppo i problemi al piede, l’infortunio a un dito della mano e l’influenza l’hanno debilitata notevolmente. La Campionessa d’Europa juniores poteva essere una seria pretendente al podio sul giro completo se fosse stata al top della forma, si è dovuta presentare in Polonia con una preparazione approssimativa e l’assalto a una medaglia non è riuscito: un vero peccato perché la 16enne poteva consacrarsi, la sorte ha disegnato per lei un destino diverso rispetto alle aspettative di un mese fa. La bergamasca torna a casa senza medaglia ma con una finale alla trave (entrata col miglior punteggio, poi è caduta due volte durante l’atto conclusivo), col sesto posto all-around e con tanta esperienza in più di cui fare tesoro in futuro. Sottotono invece il torneo di Elisa Iorio, troppo fallosa in qualifica e lontana dai suoi livelli: si riscatterà nei prossimi appuntamenti:

 

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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