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Ginnastica artistica, Europei 2019: chi è Melanie De Jesus? La nuova Reginetta dai Caraibi, dalla rottura del crociato all’apoteosi all-around

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Melanie De Jesus Dos Santos. Segnatevi questo (lungo) nome perché per due anni sarà la Campionessa d’Europa all-around, la francese conserverà lo scettro del giro completo fino al 2021 quando verrà rimesso in palio. Era la favorita della vigilia assieme ad Angelina Melnikova ed Ellie Downie, le ha sconfitte sul filo di lana e si è messa al collo una pesantissima medaglia d’oro, riportando in Patria il titolo più prestigioso per la seconda volta nella storia (in passato ci riuscì solo Marine Debauve nel 2005). Conosciamo meglio questa funambolica atleta, la sua storia è tutt’altro che lineare e merita di essere raccontata.

Melanie è una classe 2000, ha compiuto 19 anni un mese fa ed è nata in Martinica: è un’isola delle Antille (nei Caraibi), territorio francese d’oltremare. Figlia di un padre portoghese e madre martinicana (questo il motivo dei due cognomi). Esuberante e dal fisico prestante, è sbarcata in continente nel 2012 e si è subito capito che aveva un grande potenziale ma la sfortuna si è accanita contro di lei: durante gli EYOF del 2015 si ruppe il legamento crociato, si è operata, è rimasta ferma per nove mesi e praticamente ha saltato tutta la carriera da junior. Pochi avrebbero scommesso sulla sua esplosione e invece le sue doti tecniche le hanno permesso di riemergere da un momento buio in cui era più facile mollare che continuare a inseguire i propri sogni nella Polvere di Magnesio.

Rientra gradualmente nel 2016, poi nel 2017 conquista il bronzo all-around agli Europei di Cluj-Napoca completando un rientro ai limiti dell’impossibile. Da quel momento l’atleta cresciuta nel Pole France di Saint-Etienne non si è più fermata: tra i Mondiali 2017 e 2018 ha collezionato un quinto e un sesto posto nel concorso generale, commettendo degli errori nei momenti clou quando era in lotta anche per le medaglie, si è laureata Campionessa d’Europa al corpo libero e ha trascinato la sua squadra all’argento di Glasgow (miglior risultato della storia). Oggi è invece stata perfetta e si è consacrata con pieno merito e dimostrando ancora una volta che volere e potere: dal baratro della rottura del crociato e di una carriera appesa a un filo fino all’apoteosi continentale e allo scettro da Reginetta.

 

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Foto: UEG

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